Boom di ricoveri in Sicilia: “Zona arancione dietro l'angolo” - Live Sicilia

Boom di ricoveri in Sicilia: “Zona arancione dietro l’angolo”

L'analisi di Antonello Maruotti, ordinario di Statistica della Lumsa. Tutti i dati e le previsioni

PALERMO – “Con questo trend di contagi e ricoveri, in Sicilia la zona arancione è dietro l’angolo”. Sono le parole di Antonello Maruotti, ordinario di Statistica della Lumsa e cofondatore dello StatGroup19, gruppo interaccademico di studi statistici sul Covid19.

L’analisi

“Gli indicatori di pressione ospedaliera – dice il professore – sono oltre le soglie previste dal passaggio in zona gialla. I ricoveri in terapia intensiva sono passati da 18 a circa 80 nel giro dell’ultimo mese e mezzo, e più che raddoppiati (dai 33 del 1° agosto) nelle ultime due settimane. Inoltre, il peso delle terapie intensive sul totale dei ricoveri continua anch’esso a crescere, cioè la gravità dei ricoveri è maggiore rispetto alle scorse settimane”.

Il professore Maruotti prevede che “gli indicatori legati alle ospedalizzazioni continueranno a crescere, e non per un breve periodo. Questo perché a preoccupare è l’aumento dell’incidenza. Sappiamo che l’aumento del numero di nuovi casi porterà nel giro di pochi giorni ad aumento dei ricoveri”.

I nuovi dati

“I dati sui nuovi contagi giornalieri ci mostrano una situazione fuori controllo – continua Maruotti – Il 17/08/2021 quasi un quarto dei casi italiani è stato registrato in Sicilia. Non si vedono ancora segnali di picco e, pur sapendo che la curva dei contagi non potrà crescere per sempre, il rischio di vedere il numero giornaliero di nuovi contagi andare oltre il muro dei 1500 è più che una semplice ipotesi”.

Le misure non sono sufficienti

La Sicilia è sull’orlo della zona gialla, ma le misure introdotte, “saranno in grado – si chiede il professore – di contenere il contagio in Sicilia?”. “L’utilizzo della mascherina – insiste – anche all’aperto avrà un effetto, ma, onestamente, oggi non è detto che sia sufficiente. La zona arancione è anch’essa dietro l’angolo. Anzi, se i prossimi giorni confermeranno l’andamento osservato in queste settimane di agosto, la zona arancione sarà una certezza”.

Zona gialla arriva troppo tardi

Secondo il professore della Lumsa, la Sicilia sarebbe in ritardo. “Si doveva intervenire prima. Il segnale di un momento critico nella gestione dell’epidemia, la zona gialla, in Sicilia arriva troppo tardi, come spesso accaduto in questi 18 mesi.  Perché non intervenire in modo tempestivo, laddove la situazione epidemiologica è chiaramente in espansione e, quindi, scenari peggiori rispetto all’attuale sono praticamente certi?”.

“Bisogna intervenire prima che la curva dei contagi mostri andamenti preoccupanti – conclude – prima di vedere il sistema sanitario nazionale andare in sofferenza; mentre le restrizioni vengono spesso applicate per riportare sotto controllo una situazione già grave e non per evitare che diventi grave”. 


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