“Io sono sempre Luigi Bosco, sono profondamente democratico, la mia visione non è mai cambiata. Se cambierà l’attuale dirigenza regionale del Partito democratico, valuterò di tornare nel mio partito”. Ex assessore regionale e comunale, fu crocettiano, “ingegnere sempre”, Luigi Bosco ha annunciato insieme ad Angelo Villari la sua fuoriuscita dal Pd e la sua candidatura nelle liste di Cateno De Luca.
“Il Pd mi ha cercato, mi ha chiesto di candidarmi circa otto, nove mesi fa. Io ho speso le mie energie in questo tempo e, alla fine, per uno spot elettorale…”. Il rancore non è nel carattere dell’ingegnere, ma l’amarezza per l’essere passato come un “impresentabile” per via dell’accusa di falso ideologico nel processo, ancora in corso, per il dissesto del Comune di Catania nessuno gliela toglie. “Nel Pd hanno creduto, forse, che con una lista vergine allora i siciliani sarebbero corsi verso di loro. Violando i diritti dei cittadini”, aggiunge Bosco.
Il processo sul buco di bilancio di Palazzo degli elefanti lo coinvolge in qualità di ex assessore della giunta di Enzo Bianco. “Onestamente, su 800 voci di bilancio preventivo se su alcune si fa una previsione superiore alle aspettative, al massimo è un errore, non certamente un falso – si difende Bosco – Il compito degli assessori è quello di dare un indirizzo politico su come si spendono i soldi. Se avessi dovuto studiare ogni singola voce del bilancio, avrei dovuto assumere un consulente esterno. Io mi battevo per altro”. Per cosa? “Per mettere in sicurezza Catania dal punto di vista sismico, nella consapevolezza che l’inerzia la pargheranno i nostri figli”.
Con Cateno De Luca, l’obiettivo di Bosco è di essere sempre uguale a sé stesso. “Potrei essere un piccolo valore aggiunto in quel percorso, per migliorare la qualità della vita dei siciliani con le mie competenze – spiega – Quando ho annunciato di essere passato con De Luca, si sono moltiplicati i consensi nei miei confronti. Ho la sensazione che ci sia una crescita esponenziale del sostegno per questo progetto, credo che potremmo avere delle sorprese”.