CATANIA – Verranno spesi 994.800 euro per la sistemazione artistico-architettonica del Nodo Gioeni, di questi 794.800 provengono da un mutuo mai utilizzato e gli altri 200mila da risorse già impegnate su fondi comunali. Ovviamente la decisione presa oggi dalla Giunta è solo il primo passo per poter procedere all’appalto e ai lavori che riguarderanno solo la parte di via Albertone, cioè il muro che si alza dalla Circonvallazione verso il Parco Gioeni, che darà spazio a una grande fontana semicircolare e a una passeggiata monumentale che potrà essere percorsa anche dai portatori di handicap. Se tutti i passaggi – sono due quelli fondamentali – daranno il loro benestare l’appalto potrà essere aggiudicato entro la fine di gennaio per poi cominciare i lavori entro Sant’Agata.
L’intervento sul Tondo Gioeni sarà effettuato da un team coordinato dall’architetto Ugo Mirone che, dopo essere andato in pensione nello scorso mese di dicembre, ha messo gratuitamente a disposizione del Comune la sua esperienza e competenza professionale. «Al Tondo Gioeni è rimasta una ferita aperta in una zona particolarmente bella della città che va trasformata in una piazza – ha commentato il sindaco Bianco – con una visibilità adeguata rispetto alla posizione. Il progetto che stiamo presentando oggi riguarda però la sistemazione estetica di una parte, sono previsti altri interventi ma non fanno parte di questo progetto».
State valutando gli attraversamenti pedonali?
«Sì, anche se questo progetto riguarda solo la sistemazione architettonica ma stiamo studiando due possibilità a est e a ovest del Tondo Gioeni».
Si era parlato di attraversamenti sospesi, è confermato?
«È una delle ipotesi che stiamo valutando ma non è l’unica».
Questi lavori infatti riguardano solo ed esclusivamente l’abbellimento, se così si può dire, di questa parte della città che rappresenta a tutti gli effetti il biglietto da visita per chi percorre via Etnea o per quanti provengono da Misterbianco e dagli altri paesi dell’hinterland. Lavori sicuramente necessari ma che andrebbero coniugati con altri che dovrebbero alleggerire il traffico sulla Circonvallazione che da tre anni ormai (prima per i lavori e poi per la mancanza di percorsi alternativi) è fortemente penalizzata nonostante gli automobilisti scelgano costantemente percorsi alternativi che, giocoforza, hanno penalizzato altre arterie della città.
Cosa succederà e in che modo ce lo dice l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Bosco: «L’Amministrazione ha ultimato il lavoro e siamo alle rifiniture del progetto esecutivo che riguarda la realizzazione della fontana».
Riguarda anche la sistemazione della rotonda?
«Lì bisogna solo mettere un po’ di terra e fare la sistemazione a verde».
Forse andrebbero fatti degli accorgimenti. Ad esempio l’imbocco del torna indietro ovest non si vede, soprattutto di notte e andrebbe segnalato in modo più evidente.
«Queste sono segnalazioni che prenderemo in considerazione».
Lei ha parlato di fase esecutiva. Se è così perché ci vogliono sei mesi per appaltare?
«In effetti sono meno di sei mesi. Il progetto potrebbe essere appaltato entro gennaio 2016. Nel frattempo il progetto deve essere inviato alla Cassa Depositi e Prestiti per la devoluzione del mutuo che è stata votata dalla giunta, ma occorre la conferma della Cassa. Dopo la conferma toccherà al Genio Civile dare il sì al progetto».
Il progetto riguarda solo il muro di via Albertone, giusto?
«Sì, riprende l’idea dell’architetto Matteo Arena riveduta e corretta dall’ingegner Ugo Mirone che ha dato una sua impronta con l’uso di pietra lavica e di pietra bianca diversamente lavorata con una fontana semicircolare molto bella».
Devono essere fatte opere strutturali o solo adeguare l’esistente?
«La pietra non verrà “appiccicata” al muro, sarà una struttura a reggere tutto. Il marciapiede avrà bisogno di un leggero allargamento di circa un metro ed è prevista anche una passeggiata monumentale, che potrà essere utilizzata anche dai diversamente abili, che avrà una balaustra su cui si appoggerà».
Quindi avrà bisogno di una pendenza adeguata… il progetto si può vedere?
«Il sindaco prima di farlo vedere preferisce che sia ultimato».
Gli attraversamenti pedonali?
«Io avevo pensato a quelli aerei ma per il momento mi sono limitato a chiedere che la sistemazione del prospetto sia compatibile con eventuali possibilità di questo tipo».
Il costo necessario per la sistemazione estetica di quant’è?
«L’esecutivo sfiora il milione di euro, comprese le somme a disposizione».
Senza la sistemazione a verde?
«Questo è secondario come importo. Occorre l’impianto di irrigazione e poco altro».
Per alleggerire il traffico sulla Circonvallazione cosa intendete fare?
«C’è una soluzione molto pratica che riguarda via Castorina, una strada che si trova alla fine di via Torino e che consente – tramite alcuni espropri e l’abbattimento di un muro ha sottolineato Bosco – di raggiungere via Giuffrida e i Salesiani senza bisogno di tanti lavori. Questo consentirà di far defluire il traffico che proviene da via Etnea e da via Caronda senza appesantire – anzi alleggerendolo – quello della Circonvallazione. Una soluzione che si può ottenere allargando via Castorina e utilizzando il sottopasso, lasciato ai tempi della realizzazione della nuova via Giuffrida, che sbuca sotto il viadotto».
Costo dell’operazione?
«Seicentomila euro compresi i costi delle espropriazioni».
Tempi di realizzazioni?
«Non tanto, servono quattro colpi di ruspa. Ci vogliono sei mesi dall’appalto. Ma ci sono altri accorgimenti che si potrebbero prendere, uno di questi potrebbe riguardare il cambio del senso di marcia di alcune strade che si affacciano su viale Fleming utilizzando una strada parallela alla Circonvallazione come sfogo per il traffico ma anche per consentire alcuni lavori di adeguamento».
Che fine hanno fatto l’idea del terzo torna indietro sulla Circonvallazione e il sottopasso da via Caronda a via Braille?
«Li tengo in vita, ma quasi tutti sono convinti che appena ci sarà via Castorina aperta – ha continuato Bosco – e la metropolitana realizzata non ci sarà più bisogno di loro. In ogni caso sarà diverso pensare di realizzare queste due soluzioni avendo dei percorsi alternativi efficaci».
Assessore per quanto riguarda il pagamento della ditta Tosa appalti per i lavori al Nodo Gioeni ci sono novità?
«Per quanto riguarda il mio assessorato e l’avvocatura è stato fatto tutto, adesso bisognerebbe chiedere alla ragioneria o al Bilancio».