Bragaglia, la scuola è agibile | Ma c'è ancora ansia tra i genitori - Live Sicilia

Bragaglia, la scuola è agibile | Ma c’è ancora ansia tra i genitori

di GIADA LO PORTO E ROBERTO PUGLISI Livesicilia è tornata nella scuola della zona di corso Calatafimi dove pochi giorni fa è crollato parte del soffitto in un'aula ancora con i sigilli. I genitori: "La preside ci ha mostrato il verbale dei vigili del fuoco in cui si attesta l'agibilità dell'istituto. Ma non neghiamo che un po' d'ansia c'è ancora". La nostra campagna sulla scuola negata.

PALERMO - IL CASO
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PALERMO – Sembra essere tornato il sereno alla scuola elementare Marinella Bragaglia, a Palermo, anche se tra i genitori c’è ancora un po’ di paura dopo il crollo di giovedì scorso. I bambini oggi sono regolarmente entrati in classe per le lezioni, distribuiti tra i due piani dell’istituto. La preside, Gerlanda Uschera ha accolto i genitori all’ingresso, ha dialogato con loro, cercando di fugare gli ultimi dubbi a chi ancora ha paura che si possano verificare crolli come quello della settimana scorsa. Ma con i giornalisti non vuole parlare. “Chiedete a loro se sono tranquilli – interviene – io non ho più nulla da dire”. Sono le 12.45, papà e mamme aspettano fuori dalla scuola il suono della campanella. Alcuni sono tesi, la paura che possa ripetersi un crollo come quello che giovedì scorso ha gettato nel panico i propri bimbi è tanta. Lo confermano gli sguardi nervosi quando si torna a parlare di quei calcinacci venuti giù dal soffitto della IV C che ancora ‘disturbano’ il sonno dei figli.

“Il timore c’è sempre – dice Giuseppe, uno dei papà –, venerdì la preside ci ha mostrato il verbale dei vigili del fuoco che hanno dichiarato agibile l’istituto ma non nego che per tutta la mattina sono stato in ansia. Ero al lavoro ma la testa era qui, alla mia bimba. Non dorme bene da giovedì sera, ha gli incubi, io e mia moglie ci alziamo più volte per tranquillizzarla. Stanotte è riuscita a chiudere un po’ gli occhi, speriamo vada meglio e dimentichi tutto al più presto. Non è successo nulla di grave, è vero, ma quando ci sono di mezzo dei bimbi così piccoli l’apprensione è tanta, bisogna fare il possibile per garantire loro sicurezza”.

La rabbia dei tanti papà e mamme presenti in via Bragaglia è evidente. “Tutto questo poteva essere evitato – dice Maria, una delle mamme in attesa – gli interventi devono essere fatti prima, per evitare i danni, non dopo”. Questa mattina i piccoli alunni della Bragaglia hanno ricevuto una visita inaspettata, quella del direttore regionale del provveditorato agli studi, Maria Luisa Altomonte, che ha voluto constatare di persona lo stato della scuola e l’umore dei bambini. “Ne è emerso un quadro sereno – dice Silvio Moncada, presidente della IV circoscrizione che sta lavorando in sinergia con la scuola e gli uffici competenti per garantire il normale svolgimento delle lezioni –. La dottoressa Altomonte ha parlato con i bambini, ha voluto vedere con i propri occhi se i piccoli stavano bene”.

Le due aule chiuse per inagibilità venerdì scorso sono state sequestrate dagli inquirenti. Ancora oggi erano presenti i sigilli e gli alunni al momento sono stati trasferiti al piano cantinato. “Sono arrivati gli operai del Coime per iniziare i lavori questa mattina – fa sapere Moncada – ma a causa del sequestro tutto è slittato. Manderemo una richiesta alla Procura per conoscere con precisione i tempi per il dissequestro, in modo da poter far intervenire gli operai comunali per la messa in sicurezza dei locali”. E’ stata anche mandata una richiesta urgente di una conferenza di servizi sulla programmazione dei lavori nei plessi scolastici. “La nota – aggiunge Serena Potenza, presidente della Commissione Cultura della IV circoscrizione – è stata inviata agli assessori Barbara Evola e Agata Bazzi e ai dirigenti dei settori Edilizia scolastica, Manutenzione e Coime. Speriamo – conclude – di avere risposte entro la prossima settimana anche perchè abbiamo avuto notizia che il Coime ha dismesso dei cantieri aperti senza che siano terminati i lavori, vogliamo fare luce sulla questione”.


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