Bufera sui conti del Comune |A rischio il rendiconto 2010 - Live Sicilia

Bufera sui conti del Comune |A rischio il rendiconto 2010

Una nota della Corte dei conti dello scorso mese di novembre ha scatenato le preoccupazioni del Consiglio comunale di Mirabella Imbaccari. La Corte chiede infatti misure correttive al rendiconto 2010.

dopo la nota della corte dei conti
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MIRABELLA IMBACCARI – Un macigno potrebbe presto abbattersi sul Comune di Mirabella Imbaccari. La Corte dei Conti, lo scorso mese di novembre, ha infatti chiesto all’amministrazione del comune catanese di apportare misure correttive al Rendiconto 2010, chiuso con un avanzo di amministrazione, entro sessanta giorni. Una richiesta, questa, che ha gettato nel panico i consiglieri comunali che, a oggi, non sanno ancora quale sia la situazione delle casse comunali alla luce proprio della richiesta dell’organo di controllo palermitano e considerato il fatto che i sessanta giorni a disposizione dell’Ente per rispondere a quanto chiesto dall’organo di controllo.

Per questo, alcuni di loro, tra cui Filippo Granato, hanno inviato al presidente del Consiglio comunale la richiesta di convocazione di una seduta straordinaria, proprio per comprendere quale sia la situazione e, soprattutto, cosa sia stato fatto per fornire le dovute risposte alla Corte dei Conti. “La nostra preoccupazione – spiega il consigliere Granato – è che ci siano problemi contabili e che questi possano comportare conseguenze per il Comune e, quindi, per la città. Eppure – prosegue – è da tempo che chiediamo chiarimenti, ma non abbiamo ancora ottenuto risposta”.

La settimana scorsa, intanto, la conferenza dei capigruppo si è riunita per sollecitare il presidente del Consiglio e ottenere la convocazione dell’assise, ma sembra che bisognerà attendere almeno la settimana prossima. “In attesa conoscere i dettagli di quanto chiesto dalla Corte e di capire come si comporterà l’amministrazione – prosegue Granato – possiamo dire che la nota smentisce il risanamento tanto sbandierato in questi anni”.

 


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