Palazzo Reale, Cattedrale o Zisa| "Buffer zone" per l'Unesco - Live Sicilia

Palazzo Reale, Cattedrale o Zisa| “Buffer zone” per l’Unesco

Il comune ha istituito le buffer zone, ovvero zone da tutelare in vista della candidatura del percorso arabo-normanno. E chiede interventi per Palazzo Reale, tra cui maggiore cura per il decoro.

giunta orlando
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PALERMO – Meno auto, più differenziata, aree pedonali e un migliore decoro urbano. Dovranno avere queste caratteristiche le “buffer zone” istituite dalla giunta Orlando intorno ai 19 monumenti candidati come patrimonio Unesco all’interno del percorso arabo-normanno, insieme a quelli di Monreale e Cefalù. Il verdetto arriverà solo a giugno, ma intanto Palazzo delle Aquile prova a non farsi trovare impreparato all’appuntamento: iniziate le consultazioni con le scuole per la chiusura al traffico di corso Vittorio Emanuale, ieri la giunta ha istituito le buffer zone di primo e secondo livello che andranno calate nel nuovo Prg.

Si tratta di quelle più vicine ai monumenti e che, per questo, devono avere un trattamento di riguardo. I monumenti in questione sono Palazzo Reale, la Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, la Martorana, San Cataldo, la Cattedrale, il Ponte dell’Ammiraglio, il Castello a mare, il Castello di Maredolce, Santa Maria della Maddalena, la Magione, la Cuba soprana, Santa Maria l’Incoronata, San Giovanni dei Lebbrosi, Santo Spirito, Santa Cristina La Vetere e l’Uscibene.

L’Unesco chiede interventi dedicati alla tutela dei beni e, nel corso dell’ispezione dello scorso ottobre, sono state individuate le buffer zone. Quelle di primo livello (ovvero quelle in cui intervenire con più decisiione) sono l’area che comprende il Palazzo dei Normanni, la Cattedrale e San Giovanni degli Eremiti; quella attigua alla Martorana; l’area del Castello della Zisa e l’area di Ponte dell’Ammiraglio. La buffer zone di secondo livello invece sarà tutto il centro storico, compreso fra le mura cinquecentesche.

Partiamo da quelle di primo livello. Nell’area della Cattedrale e di Palazzo Reale rientrerà piazza Indipendenza, corso Re Ruggero, un tratto di corso Tukory, corso Vittorio Emanuele, piazza Sett’Angeli e corso Alberto Amedeo. Nell’area San Cataldo e Martorana rientreranno anche l’Università, piazza Pretoria e Palazzo delle Aquile e interessa via Maqueda e Discesa dei giudici. Quella della Zisa interesserà i Cantieri culturali, il parco e alcuni isolati vicini piazza Serradifalco e quindi via Perpignano, piazza Principe di Camporeale, via Eugenio l’Emiro, via Edrisi. Il Ponte dell’Ammiraglio comprenderà il ponte col giardino, viale dei Picciotti, via Oreto, via Buonriposo e corso dei Mille, oltre all’ex Macello.

Il Comune dovrà intervenire però sul verde di piazza Indipendenza e di villa Bonanno, oltre a effetturare interventi di manutenzione degli arredi e dell’illuminazione. In particolare per Palazzo dei Normanni il Comune auspica il ripristino del giardino, maggiore decoro degli spazi all’ingresso, la pedonalizzazione dell’area di fronte San Giovanni degli Eremiti, malgrado la vicinanza con l’ospedale, l’ammodernamento dei servizi igienici. Al Mercato delle pulci andranno tutelati gli antichi mestieri.

La giunta Orlando ha inoltre deliberato il via libera al protocollo d’intesa tra tutti i soggetti coinvolti nella candidatura, stanziando 115mila euro per finanziare (per la propria parte) il piano di gestione e il relativo comitato di pilotaggio con Regione, Ars, Fec, Mibac, fondazione Unesco Sicilia, comuni di Monreale e Cefalù, Fondazione Sicilia e fondazione Federico II. Al comitato partecipano anche le diocesi di Palermo, Monreale e l’eparchia di Piana degli Albanesi. I comuni parteciperanno con una quota di 30 centesimi l’anno per abitante.

 


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