Augusta, corpi di migranti | dimenticati in ospedale - Live Sicilia

Augusta, corpi di migranti | dimenticati in ospedale

Incredibile scoperta nell'ospedale della cittadina siracusana (nella foto): i cadaveri, giunti  il 31 maggio, sarebbero stati trovati in avanzato stato di decomposizione. L'assessore Borsellino si è recata ieri sul posto: "Sgomenta. Nessun rispetto per la dignità umana". Crocetta: "Pronti provvedimenti durissimi per i responsabili". Vinciullo: "Il governo non speculi sui morti. Cosa si nasconde dietro questo attacco all'Asp aretusea?"

SIRACUSA – Diciassette cadaveri di migranti “dimenticati” nelle celle frigorifere. In avanzato stato di decomposizione. Questa la macabra scoperta all’ospedale di Augusta.

L’assessore Borsellino ieri sarebbe stata avvertita della faccenda e si sarebbe recata già nelle ore immediatamente successive nella cittadina aretusea per verificare la notizia. I cadaveri dei migranti, morti in mare nel tentativo di raggiungere le coste del Siracusano, sarebbero, stando a quanto si apprende, giunti addirittura dal 31 maggio scorso. Il tribunale a quel punto ha chiesto all’ospedale di Augusta di conservare le salme, in vista degli esami sui cadaveri. Ma quei cadaveri, stando alla denuncia dell’assessore alla Salute, sarebbero stati tenuti per giorni in condizioni inaccettabili.

“Ho appreso per vie informali – racconta infatti Lucia Borsellino – con sgomento, nella giornata di ieri pomeriggio, della circostanza che a seguito dello sbarco di migranti al porto di Augusta del 31 maggio, sono state custodite 17 salme di migranti presso la cella frigorifera della camera mortuaria dell’Ospedale di Augusta, senza alcun rispetto della dignità della persona umana. Nello stesso pomeriggio – aggiunge – mi sono recata personalmente sul posto e ho trovato una camera mortuaria vuota totalmente inagibile e in deprecabili condizioni”.

“Nell’immediato – prosegue Lucia Borsellino – sono stati presi i primi provvedimenti consequenziali e si stanno valutando, anche in queste ore, eventuali ulteriori azioni da assumere anche sul piano legale e amministrativo”. A commentare la notizia anche il governatore Crocetta: “Bene ha fatto – ha detto – l’Assessore Borsellino di fronte ad un atto inaccettabile sotto il profilo umano, sanitario, religioso ed etico”.

Ma non solo. Il governatore annuncia già decisioni durissime nei confronti dei vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere del Siracusano. “Sono indignato – dice Crocetta – ed è giusto che l’opinione pubblica sia informata di questo orrore. Abbiamo già presentato un esposto alla Procura di Siracusa e interverremo in maniera molto dura nei confronti dei responsabili. Chi sono i responsabile? Il pesce – ha aggiunto il governatore – puzza sempre dalla testa”. E così, il riferimento pare indirizzato chiaramente al direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta. “Non escludiamo, anzi credo che a questo punto sia quasi certa, la rimozione di chi sapeva e ha permesso questo. Le nomine nella Sanità – aggiunge Crocetta – possono anche essere riviste. Se una persona non è all’altezza, va sostituita. Di certo – conclude il governatore – è inaccettabile un fatto del genere. E’ una questione di civiltà, di rispetto per l’uomo. Se si fosse trattato di italiani, di siciliani, come avremmo reagito?”.

Vinciullo: “Crocetta e Borsellino non speculino sui morti di Augusta”

“Nessuno può permettersi di fare speculazione sulla vita degli uomini e nessuno, nel contempo, può permettersi di speculare sul lavoro dei medici e sanitari del’Ospedale di Augusta”. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS. “Ciò che hanno dichiarato l’Assessore della Salute, Lucia Borsellino, e il Presidente della Regione è insopportabile! – ha aggiunto Vinciullo – Fare speculazione e demagogia sulla pelle dei lavoratori è veramente il peggio a cui possiamo assistere. Una situazione gravissima dove medici e non medici, da mesi, sono sottoposti ad uno sforzo terribile per venire incontro alle necessità di migliaia di extracomunitari che sbarcano nella nostra provincia”.

“La generosità di centinaia, di rappresentanti delle forze dell’ordine ,di volontari e di dipendenti dell’ASP di Siracusa che, incuranti dell’orario e dei giorni di lavoro, sono stati pronti ad accogliere migliaia di sfortunati che avevano bisogno di aiuto è stata infangata e cancellata dalle parole insopportabili dell’Assessore Borsellino e del Presidente della Regione, a cui consiglio vivamente di dimettersi, dal momento che non sono più nelle condizioni di tutelare i propri uomini”.

“Cosa avrebbero dovuto fare i medici dell’Ospedale di Augusta? Buttare sulla pubblica piazza i 17 cadaveri? Opporsi a un ordine della Magistratura e della Prefettura? Non adeguarsi alla volontà della magistratura che non aveva altra scelta se non quella di ordinare il ricovero entro una struttura ospedaliera di 17 morti già arrivati comunque in stato di putrefazione? Perché anziché aprire la bocca a sproposito, non riflettono un attimino e provano a difendere la dignità del personale e della struttura ospedaliera, pur fatiscente, di Augusta? Forse che negli ultimi 7 anni sono stato io il responsabile della sanità in Sicilia e non l’Assessore Borsellino che è stato il Direttore Generale col Governo Lombardo e ora l’Assessore della Salute nel Governo Crocetta?”

“La Borsellino e Crocetta, ha proseguito l’On. Vinciullo, abbiano il coraggio, come faccio io da mesi, di attaccare il Presidente del Consiglio dei Ministri, quello degli Interni, quello della Difesa, perché hanno trasformato il Porto Commerciale di Augusta in un grande hub solo per sbarchi di extracomunitari. Cosa nasconde questo astio e questa aggressione nei confronti dei propri dipendenti? Perché non si fa chiarezza sul comportamenti degli uomini e delle donne prima di usare parole così barbare e rozze? Io sfido la Lucia Borsellino e Crocetta, alla mia presenza ,a verificare ciò che stanno dicendo, ciò che è successo. Le parole in libertà, ha concluso l’On. Vinciullo, quando offendono diventano pietre e le pietre lasciano ferite che non si riescono a rimarginare. E’ facile scaricare sui più deboli le proprie incapacità, è troppo facile! Per questo io grido con forza: togliete le mani dal personale dell’ASP di Siracusa che ha, in questa occasione, una sola responsabilità, cioè quello di aver fatto il proprio dovere”.


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