PALERMO – La vicenda caditoie torna a tenere banco a Sala delle Lapidi. Della querelle fra il comune di Palermo e l’Amap, che vale 21,6 milioni di euro, ha parlato Sandro Terrani, capogruppo Mov139 e dipendente dell’azienda. “ Da un anno il settore Partecipate non paga le fatture per il servizio di manutenzione ordinaria dei manufatti adibiti allo smaltimento delle acque meteoriche e per la pulizia e manutenzione ordinaria delle caditoie stradali – dice Terrani – poiché ritiene invalido il capitolato prestazionale e incongrui i prezzi”.
Una posizione, quella dell’amministrazione, su cui Terrani punta il dito: “I prezzi sono stati ritenuti congrui dal capitolato prestazionale, peraltro non sono variati in 13 anni nonostante l’aumento dei costi – continua Terrani – Il Comune ha sempre pagato le fatture, dopo aver effettuato i controlli, e non è stata contestato alcunché o non sono mai state applicate penali. Il blocco dei pagamenti ha provocato dei danni ad Amap che, nonostante tutto, garantisce gli stipendi ma è chiaro che ci saranno disservizi: dal primo giugno non si garantirà il pronto intervento. Inoltre la società rischia di non poter approvare il bilancio, perdendo anche i fondi Bei. Siamo molto preoccupati perché si mettono a repentaglio i livelli occupazionali, ma anche il futuro di Amap: per questo ho chiesto al presidente del consiglio una seduta con il segretario generale, l’assessore al Bilancio, quello con la delega ad Amap e gli uffici per fare chiarezza e trovare una soluzione a un problema che non può essere sottovalutato”.

