Calatafimi Segesta, inaugurato il centro del riuso - Live Sicilia

Calatafimi Segesta, inaugurato il centro del riuso

Numerosi gli enti coinvolti, tra questi anche i Comuni di Balestrate e Favignana
ECONOMIA CIRCOLARE
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A Calatafimi Segesta,  mercoledì 14 giugno, si sono svolte le attività di divulgazione del progetto con il convegno sull’economia circolare e l’inaugurazione del Centro del Riuso.

Le attività si sono svolte all’interno del progetto “Re-Né – Relancer une Nouvelle Économie”, finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma di cooperazione internazionale Italia-Tunisia che ha tra gli obiettivi quello di migliorare la gestione dei rifiuti a livello istituzionale con la creazione di punti di riciclo e di creare una piattaforma internazionale per lo scambio di informazioni e competenze nel settore dei rifiuti.

Il progetto vede coinvolti tra i partner italiani il comune di Balestrate (PA), capofila, Calatafimi-Segesta (TP), Favignana (TP) con l’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, il CNR-IRIB di Palermo e tra i partner tunisini i comuni di Maamoura, Zarat e l’organizzazione non governativa UTSS, Unione Tunisina di Solidarietà Sociale.

IL CONVEGNO: “Economia circolare: sfide ed opportunità”

Francesco Gruppuso, Sindaco del Comune di Calatafimi-Segesta ha aperto i lavori illustrando il percorso delle buone pratiche intrapreso dal Comune sin dal 2011, anno dell’adesione al protocollo internazionale “Rifiuti Zero”. Oggi si è raggiunto l’89% di raccolta differenziata e grazie al finanziamento del progetto Re-Né si è potuto realizzare uno dei passi più importanti, la realizzazione del Centro del Riuso.

Presente Rosario Genchi, coordinatore del progetto, che ha illustrato i vari passaggi realizzati e i traguardi raggiunti. A seguire sono intervenuti Salvatore Lanza dell’ assessorato Energia della Regione Siciliana e Daniela Bica, dirigente Area 7 – Gestione programmi per la cooperazione territoriale europea – Dipartimento Regionale della Programmazione.

Erano presenti i rappresentanti dei partner di progetto: IRIB/CNR con Domenico Nuzzo, UTSS (Unione Tunisina di Solidarietà Sociale) con il presidente e il Comune di Favignana con l’Area Marina Protetta Isole Egadi con Alessandro Agate.

Il presidente dell’ UTSS è intervenuto sottolineando l’importanza dell’unione tra i popoli del Mediterraneo nella condivisione delle buone pratiche ambientali.

Per la parte scientifica, tra i relatori presenti, Agnese Giglia docente dell’Accademia di Belle Arti di Palermo ha sottolineato l’importanza di riprogettare i prodotti utilizzando l’eco-design, al fine di evitare l’introduzione sul mercato di oggetti incompatibili con l’ambiente e che rimangono nel sistema senza possibilità di riciclo o riutilizzo.

Successivamente, Sonia Longo, docente presso il Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, ha affrontato il tema delle imprese verdi in Sicilia e il loro ruolo nel bilanciare la sostenibilità ambientale con la redditività economica.

Per la parte imprenditoriale è stato significativo l’intervento di Claudio Tedeschi, amministratore delegato di “Dismeco srl”, che ha presentato un modello di rigenerazione di elettrodomestici eco-solidali realizzato nel progetto “Utile” che vede il recupero di 5.000 lavatrici.

Adriana Santanocito, amministratrice unica di “Ohoskin” ha condiviso invece l’esperienza della startup che ha brevettato con la creazione di un materiale bio-based a partire dai sottoprodotti industriali di arance e fichi d’India. Ha dimostrato che è possibile creare valore commerciale senza compromettere il benessere del pianeta, evidenziando l’importanza di un approccio sostenibile e consapevole nelle attività imprenditoriali.

IL CENTRO DI RIUSO

Francesco Scandariato, dirigente del settore Territorio e Ambiente del Comune di Calatafimi Segesta, ha presentato il progetto del Centro del Riuso illustrandone le attività e gli obiettivi. Collocato nella zona dell’ex-macello con una superficie di 240 mq, al Centro del Riuso saranno conferiti dai cittadini indumenti in disuso. Il materiale tessile recuperato sarà sanificato, rimesso a nuovo, venduto se in buone condizioni e  grazie alla trasformazione creativa dei materiali saranno realizzati nuovi prodotti con il logo “Garantito Re-Né” che saranno commercializzati anche tramite un sito e-commerce.

Nel Centro di Riuso, grazie al finanziamento del progetto Re-Né, è stato possibile acquistare tutti gli strumenti per operare al meglio: lavatrici, asciugatrici e stiratrici per la rimessa a nuovo degli indumenti, macchine da cucire computerizzate per la trasformazione in nuovi prodotti dei tessuti e materiale recuperato. Ciò permetterà di iniziare un percorso di trasformazione nel concreto il rifiuto in risorsa e quindi in economia.

La cooperativa che  gestirà il centro, costituita da un gruppo di giovani che hanno risposto all’avviso pubblico del comune, sta seguendo un corso di formazione di 100 ore tenuto da Irene Ferrara, imprenditrice e artigiana designer.

Il Centro del Riuso rappresenta un passo importante verso l’implementazione dell’economia circolare nel territorio di Calatafimi Segesta, offrendo nuovi posti di lavoro e promuovendo la riduzione dei rifiuti e il riutilizzo delle risorse in modo sostenibile.

Grazie ad una convenzione, sarà al servizio anche dei cittadini di Castellammare del Golfo e sarà possibile consegnare indumenti usati e anche piccoli RAEE destinati all’isola ecologica realizzata grazie al progetto Re-Né, che saranno recuperati e selezionati per rimettere in circolazione beni ancora utilizzabili, evitando che diventino rifiuti prima dell’effettivo termine della loro vita utile.

All’inaugurazione del Centro del Riuso, il taglio del nastro, dopo la benedizione di Don Giovanni Mucaria, è toccato al sindaco Gruppuso e al presidente tunisino dell’UTSS. Queste due attività, il convegno e l’inaugurazione del Centro del Riuso, sono state una vera opportunità per conoscere ed apprezzare che anche in Sicilia è possibile realizzare progetti ambiziosi che permettono la nascita di nuovi posti di lavoro nella tutela e il rispetto dell’ambiente, secondo i principi dell’economia circolare nella condivisione tra i popoli delle due sponde del Mediterraneo


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