BAGHERIA (PALERMO) – Aveva bevuto qualche bicchiere di troppo e una volta arrivato alla guardia medica ha scatenato il caos. Dopo il lockdown reso necessario dall’emergenza Coronavirus, tornano anche gli episodi di violenza ai danni di medici e strutture sanitarie e, in questo caso, a Bagheria, nel Palermitano. L’allarme è stato lanciato nella notte dal medico di turno: un uomo inveiva contro di lui e aveva sferrato calci e pugni contro gli arredi.
I militari arrivati sul posto hanno trovato i vetri delle porte in frantumi e un 41enne in forte stato d’agitazione. In base a quanto ha raccontato il medico, l’uomo sarebbe andato su tutte le furie senza alcun apparente motivo: era ubriaco ed è stato bloccato e denunciato.
La guardia medica di Bagheria non è nuova ad episodi del genere. Diverse le aggressioni ai danni del personale sanitario registrati negli ultimi mesi, compresa quella ai danni di una dottoressa di 31 anni che si è poi sfogata sui social per raccontare tutta la sua preoccupazione. “Spesso – ha scritto dopo l’aggressione – mi sento su un ring, non sai mai quello che ti può capitare”. Eppure, specie dopo l’emergenza legata al Covid-19, si sperava l’approccio potesse cambiare.
Le richieste dei sindacati vanno avanti e si muovono ancora sul fronte della sicurezza, da garantire a medici, infermieri e a tutto il personale impegnato nelle attività di pronto soccorso e di reparto. Le corsie degli ospedali sono di nuovo strapiene, le strutture sono nuovamente ‘sotto assedio’. Aurelio Puleo, primario dell’area di emergenza di Villa Sofia a Palermo, ha d’altronde definito i medici “gli eroi di un giorno”. Già, perché tornano le accuse, torna l’uso inappropriato del pronto soccorso e, in questo caso, gli episodi di violenza.