Trapani e Catania, punto di svolta | Marzo diventa il mese chiave - Live Sicilia

Trapani e Catania, punto di svolta | Marzo diventa il mese chiave

Sia i granata che i rossoazzurri hanno salutato l'inizio del mese di marzo con un pareggio, ma ci sono segnali di ripresa dopo un inizio di 2015 che per entrambe le formazioni è stato a dir poco deprimente. E il prossimo turno potrebbe rappresentare il cambio di rotta.

calcio - serie b
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PALERMO – Il primo turno infrasettimanale del nuovo anno, nonchè la prima gara del mese di marzo, regala al Trapani e al Catania un punto a testa, che di fatto non cambia nulla ma che a lungo andare potrebbe restituire solidità e serenità ad entrambe le formazioni, reduci da due mesi poco felici. I pareggi ottenuti rispettivamente in casa contro il Livorno e sul campo del Bari non hanno spostato gli equilibri sia per i granata, sempre fermi a centro classifica ma con un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione, sia per i rossoazzurri, che invece restano vicinissimi al tracollo tanto che, se il campionato finisse oggi, sarebbero matematicamente in Lega Pro assieme a Crotone e Varese. Una situazione che necessita di una svolta, e i risultati derivati dal turno infrasettimanale potrebbero restituire linfa vitale a entrambe le squadre, in vista di un mese di marzo da vivere in maniera intensa prima del rush finale degli ultimi due mesi di una stagione lunghissima e imprevedibile, come da tradizione per il campionato cadetto.

Il Trapani continua a rinviare l’appuntamento con la vittoria, attesa ormai dall’inizio del 2015, ma al tempo stesso continua a non subire gol. Per la terza volta nelle ultime quattro partite, infatti, Lys Gomis ha mantenuto inviolata la propria porta, nonostante al proprio cospetto arrivasse una squadra come il Livorno, che fa del reparto offensivo uno dei propri punti di forza, visto che annovera gente del calibro di Vantaggiato, Siligardi e Galabinov. Tuttavia, lo stato di forma piuttosto approssimativo dei labronici ha contribuito a garantire al Trapani il quarto pareggio pareggio nelle ultime cinque gare, e nello specifico il terzo 0-0 per Abate e compagni. A proposito del nuovo capitano granata, se la fama di difesa colabrodo sembra essere ormai un lontano, è l’attacco ora a soffrire le pene dell’Inferno, visto che la partenza di Mancosu sembra aver portato via una delle poche certezze con cui il Trapani è partito per questa nuova avventura in cadetteria. Urge un cambio di marcia e soprattutto un cambio di mentalità, ma questa sfilza di risultati utili consecutivi, seppur con un apporto praticamente inesistente del reparto offensivo, può sicuramente dare fiducia a squadre e ambiente, anche se dagli spalti del “Provinciale” sono piovuti dei cori poco incoraggianti durante il match contro il Livorno.

Un punto lo ha portato a casa anche il Catania, e vale sicuramente tantissimo, se consideriamo che davanti ai rossoazzurri c’era un Bari galvanizzato dall’autoritaria vittoria sul campo del Modena, e soprattutto se valutiamo la formazione messa in campo da Marcolin. Sette assenti tra squalificati e infortunati, un attacco completamente inventato con due giocatori come Castro e Rosina, che in carriera hanno fatto tutto fuorchè la prima punta, e un ringraziamento a chi si aspettava di tutto, tranne che di risultare decisivo per quella che, rosa alla mano, mantiene comunque l’aspetto di una corazzata. È Mattia Rossetti, nato nel 1996 in quel di Mirabella Eclano e andato ad un passo dal diventare l’eroe di una serata nata male per i colori rossoazzurri. Ci ha pensato la “zanzara” De Luca a far tornare sulla terra il Catania, ma la sensazione è che, di fronte alle latenti difficoltà sul piano del gioco, causate nella serata del “San Nicola” anche dalle tante defezioni, i ragazzi a disposizione da Marcolin abbiano provato a fare gruppo e a stringersi attorno al proprio allenatore, dato già sulla graticola dopo gli ultimi deludenti risultati.

Il prossimo weekend porterà il Trapani sul campo del Crotone e vedrà il Catania ospitare lo Spezia. Due banchi di prova fondamentali: uno per dare un senso ad una stagione double-face, per quanto riguarda i granata; l’altro per restituire speranza e passione ad un pubblico, come quello rossoazzurro, che soffre nel vedere una squadra prossima alla condanna di un’altra retrocessione. E dato l’equilibrio che continua a regnare sovrano in cadetteria, quelli ottenuti nel turno infrasettimanale potrebbero davvero essere dei punti di svolta.


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