LE PAGELLE DI AVELLINO-TRAPANI
Marcone: 6. Chiamato in extremis a sostituire Gomis, fa il suo senza particolari affanni. Sul gol non può nulla, anche perché subisce una carica che gli impedisce di intervenire.
Daì: 7. Al di là della prova, è il suo momento. Un finale di campionato da protagonista, con la conquista di un’altra salvezza tra i cadetti. Highlander.
Pagliarulo: 7. Anche in questo caso la valutazione non è strettamente inerente alla gara, ma alla caparbietà con cui da vero capitano ha trascinato il Trapani alla salvezza. Quando il gioco si fa duro, Pagliarulo risponde presente.
Caldara: 8. L’emozione più grande di una carriera appena agli inizi. Regala il pari e la salvezza a un gruppo che ha lottato, sofferto e infine gioito. Oggi ad Avellino, ma più in generale durante una stagione apparsa, a tratti, interminabile.
Rizzato: 6,5. Sacrificio e corsa senza mai lesinare energie. Per tutta la stagione. La salvezza è anche sua.
Scozzarella: 7. Oggi meno appariscente, ma le sue geometrie hanno dato ossigeno alla manovra del Trapani nei momenti chiave del torneo. Fosforo.
Ciaramitaro: 7. Gladiatore, trascinatore, sempre pronto a far scivolare sul piano dell’emozione l’impegno sul terreno di gioco. Intensità al servizio della squadra.
Barillà: 7. Da titolare inamovibile a habitué della panchina a pedina imprescindibile a uomo gol. Stagione sulle montagne russe, ma l’ex reggino ha giocato un ruolo importantissimo.
Falco: 6,5. L’uomo dalle giocate importanti nei momenti importanti. Con l’Avellino cerca il gol ma non lo trova, la prova odierna è comunque positiva.
Nadarevic: 6. Classe ed estro a corrente alternata. Anche ad Avellino. Avrebbe potuto (e dovuto) dare di più, specie nel girone di ritorno.
Curiale: 6. Non segna ma ci mette anima e corpo, a differenza di quanto accaduto in altre occasioni. Reti contro Modena e Ternana sin qui, ovvero contro due ex dirette concorrenti per una salvezza che è anche sua.
Basso: 6. Mezz’ora alla ricerca del pari.
Citro: sv.
Malele: sv.