Caltagirone, Monsignor Peri: |"No alle strumentalizzazioni" - Live Sicilia

Caltagirone, Monsignor Peri: |”No alle strumentalizzazioni”

il vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri è intervenuto al dibattito sull'identita' e sul ruolo del Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo. Il deputato regionale Gino Ioppolo ha lanciato un messaggio direttamente al presidente Crocetta.

Cara di Mineo
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MINEO – “Ho accolto le novita’ prospettate e sono molto attento alle proposte che emergono dal territorio. Spero davvero che si possano vedere presto segni tangibili di cambiamento e di miglioramento che, a mio avviso, saranno possibili solo se le persone, gli immigrati, i piccoli, i poveri che restano senza futuro, non saranno strumentalizzati”. Lo afferma il vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri intervenendo nel dibattito sull’identita’ e sul ruolo del Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo ed invitando le istituzioni ad intraprendere atti e provvedimenti che siano “capaci di comprendere e regolamentare una realta’ che va oltre ogni nostra rappresentazione”. “Voglio pero’ ricordare a tutti, e affermare allo stesso tempo – aggiunge il prelato – il primato della persona. Le persone, il loro dramma, la loro storia, sono da noi sinceramente prese in considerazione, tutelate, rispettate?. Mentre ci arrovelliamo attorno a questioni di sistema, la storia ci ha superati e i problemi sono diventati piu’ grandi delle nostre regole. Questo credo sia il motivo dell’insofferenza che di tanto in tanto scoppia a Lampedusa, come a Mineo”. “Ognuna delle forze politiche su questa realta’ ha sempre dichiarato il proprio impegno – aggiunge mons. Peri – ma la situazione e’ rimasta sempre molto complessa. Questi nostri fratelli non possono e non devono rientrare in alcun gioco di forza o di interessi”. “Ora mi auguro veramente che ci sia un intervento legislativo – conclude – che sia capace di rendersi conto che la realta’ e’ ben altra, che siamo in un’emergenza che non possiamo piu’ gestire. La speranza e’ quella di avere un giorno un Occidente meno impreparato di quello di oggi”.

Al Consiglio comunale straordinario, che si è svolto questa mattina nei locali del Centro Interculturale “Giovanni Paolo II” è intervenuto il deputato Gino Ioppolo (Lista Musumeci). “La necessità di chiudere il Cara – ha sottolineato – e di attivare delle strutture alternative minori attraverso i progetti Sprar, perché questo non è un modello di integrazione che ha dato grandi risultati. Questa struttura è il più grande Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo d’Europa, situata lontano da un centro abitato, in aperta campagna, ospita circa 4 mila persone, tutte condizioni che ne determinano la non facile gestione a tutela principalmente dei migranti che hanno diritto ad una permanenza dignitosa ed umana”.

“Pur assicurando gli stessi livelli occupazionali, sia diretti che nell’indotto,  – continua Ioppolo – che in questi momento trovano collocazione nella gestione dei vari servizi pertinenti il Cara, questa concentrazione di migranti in un unico sito lo rende ingestibile. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza, pertanto farebbe bene il presidente della Regione Crocetta a chiedere al governo nazionale di nominarlo commissario straordinario per fronteggiare questa emergenza immigrazione, proprio in considerazione dell’assenza dell’Europa davanti ad un fenomeno epocale come questo, che non si rende conto che la Sicilia non è la prima terra a nord dell’Africa, ma è la prima regione europea su cui approdano i migranti”.


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