CALTANISSETTA – Il tribunale di Caltanissetta, nel corso dell’udienza del maxi-processo sul cosiddetto Sistema Montante, ha emesso sentenza di non doversi procedere per avvenuta prescrizione, in merito ad alcuni capi di imputazione, nei confronti di sei imputati.
Processo Montante, i reati prescritti
Per l’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante e l’imprenditore gelese Carmelo Turco (difesi rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Giacomo Ventura) è stato prescritto il reato di traffico di influenze illecite; per l’ex assessore regionale Linda Vancheri alle Attività produttive (difesa dall’avvocato Enrico Sanseverino) prescritto il reato di associazione a delinquere.
Prescritto il favoreggiamento per l’ex amministratore delegato delle società di Montante, Vincenzo Mistretta (difeso dall’avvocato Massimiliano Bellini), il quale, non avendo altri capi di imputazione, esce dal processo.
Prescritta l’ipotesi di reato di corruzione nei confronti del colonnello Gianfranco Ardizzone, per il re dei supermercati Massimo Romano (difeso dall’avvocato Dino Milazzo); avvenuta prescrizione per rivelazione di segreti d’ufficio, infine, per il poliziotto Salvatore Graceffa (difeso dall’avvocato Antonio La Scala).
Il rischio di prescrizione era emerso nel 2023. La prossima udienza è fissata per il 17 febbraio nell’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta.