PALERMO – Il Tar di Palermo ha accordato la sospensiva al nuovo decreto del Ministero dello Sviluppo economico che, lo scorso 30 marzo, aveva nominato, per la seconda volta, i commissari per le Camere di commercio di Catania e per l’ente camerale unico che comprende le province di Ragusa, Siracusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani.
Confcommercio Sicilia parla di una “vicenda sempre più kafkiana” “Una scelta – dice l’organizzazione – che, di fatto, consente di uniformare l’esito dei ricorsi alla sentenza attesa per il 12 maggio. Quindi, il provvedimento Mise del 30 marzo perde nuovamente efficacia”.
“Un risultato che, naturalmente – dicono da Confcommercio Sicilia – è il frutto dei ricorsi che hanno per matrice i componenti della nostra organizzazione di categoria. Un dato, però, sembra inappellabile, in attesa delle ulteriori decisioni di merito. E cioè che quest’ulteriore sospensiva va letta come una lezione severa nei confronti di quella politica arrogante e per nulla sensibile dedita ad altro più che al bene comune, sicuramente non interessata ad ascoltare la viva voce delle imprese e delle organizzazioni che le rappresentano. Al di là di come andrà, sembra evidente che i ricorsi erano una cosa che andava fatta, segnale chiarissimo di lotta democratica, buonsenso e lungimiranza sociale, imprenditoriale e territoriale”.
Il commissariamento in via di formalizzazione da ieri, dopo il provvedimento Mise, è di fatto sospeso dopo questa ulteriore decisione del Tar che reinsedia i componenti camerali sino a quando, il 12 maggio, andrà a sentenza, dice Confcommercio.
Con la risposta del Ministro ci chiediamo :Chi ha vinto la guerra tra bande per accaparrarsi l’aeroporto? I cittadini ormai sono sbigottiti attendono una risposta. Speriamo che arrivi presto e che la magistratura faccia luce su tutte le carte che riguardano l’aeroporto (come appalti, consulenze parcheggi e quant’altro) e le Camere di commercio .Ci auguriamo che i capi banda e i suoi gregari vengono tenuti lontani dal business aeroporto. Chissà se c’è nel mezzo la mafia e l’antimafia di facciata?
Ma questo accorpamento aveva un senso, perché corrispondeva al distretto produttivo del sud – est, già avviato. Quelli assurdi erano e sono Palermo con Enna ed Agrigento e Trapani con Caltanissetta, quando invece si poteva accorpare tutto a Palermo, tranne naturalmente Enna che si trova ad un tiro di schioppo da Catania. Al limite tirandosi dietro pure Caltanissetta ( le due città distano solo 15 km ) per rendere la vita più facile a Gela, lontana da Palermo ma prossima a Catania. Io dico che sono queste le ‘esigenze dei territori’. Ma questi ragionano solo in termini di province, usandole come tessere di un puzzle da comporre e scomporre a loro piacimento.