Una “colazione di benvenuto”, organizzata dall’Asp di Palermo, trasformatasi, secondo quanto denuncia l’edizione locale di Repubblica, in un incontro elettorale. Una cinquantina di dipendenti che raccontano di un incontro con l’assessore regionale Massimo Russo, presso i locali di via Cusmano, che è sembrata una vera “chiamata alle armi” in vista delle prossime amministrative.I dieci nuovi direttori di distretto, i tre responsabili di presidi territoriali di assistenza e cinque primari, tutti freschi di nomina, si sarebbe sentiti chiedere di “trasformare i risultati in consenso” durante l’incontro organizzato dalla segreteria dell’Asp.
E non è un mistero che l’assessore Russo, insieme al collega di giunta Armao, abbia presentato una lista, “Palermo Avvenire”, a sostegno del candidato sindaco Alessandro Aricò per cui si è impegnato in prima persona. Ieri erano presenti il manager Salvatore Cirignotta, il direttore sanitario Anna Rita Mattaliano e il direttore amministrativo Antonino Candela, oltre a tutto lo staff dell’azienda. L’assessore, sempre secondo quanto scrive il quotidiano, avrebbe invitato tutti a fare squadra in un momento difficile: “Adesso tutti voi dovete comunicare ai cittadini i risultati che abbiamo ottenuto in questi anni per tradurli in consenso sociale”.
“Le modalità spregiudicate di ricerca del consenso dell’assessore regionale alla Salute e dei deputati del Movimento per l’Autonomia che provincia per provincia “invadano” le sedi istituzionali del Servizio Sanitario Regionale – diconol’europarlamentare Salvatore Iacolino, il deputato regionale Nino Bosco, il coordinatore provinciale di Palermo, Francesco Scoma e i deputati nazionali Vincenzo Fontana e Giuseppe Marinello – rappresentano un vulnus istituzionale che mortifica il diritto alla salute dei siciliani costretti a rincorrere la protezione di tale diritto alla salute spesso in strutture pubbliche depotenziate e prive delle necessarie attrezzature. Se il pulpito istituzionale dal quale negli ultimi quattro anni sono stati espressi annunci e propositi di buon governo della sanità è quello dell’assessore regionale pro tempore – e del suo presidente della Regione – i siciliani avranno perso una opportunità di riscatto per la garanzia di quel diritto alla cittadinanza che si esprime con modalità e contenuti inconciliabili con il metodo antidemocratico dell’attuale Governo regionale”.
Cirignotta, contattato dalla nostra redazione, respinge però le accuse al mittente e nega che si sia trattato di un incontro elettorale. “Sono pronto a querelare chiunque sostenga il contrario”, ha concluso il manager.