Cancelleri: "Di Paola può farcela, i siciliani vogliono rinnovamento" - Live Sicilia

Cancelleri: “Di Paola può farcela, i siciliani vogliono rinnovamento”

L'ex sottosegretario non lesina bordate agli avversari...

PALERMO – Giancarlo Cancelleri sarà della partita, anche se non ricandidato. L’ex sottosegretario ai trasporti è in piena campagna elettorale. Oggi il Movimento ha tanti volti positivi e credibili e Nuccio Di Paola, fra questi, è certamente uno dei migliori. Io sto facendo la mia parte, raccogliendo quanto di buono fatto in questi anni e mettendolo a disposizione della causa”, assicura. E, tra una stoccata a De Luca e una Renato Schifani, snocciola i punti salienti del programma della truppa guidata da Nuccio Di Paola. 

Cancelleri, togliamoci subito un dente. Con il senno del poi quanto le pesa non essere il candidato del M5S alla Presidenza della Regione?

Nessun peso, ho sempre inteso il Movimento come un progetto politico di comunità e come tale ne faccio parte sia da candidato che da militante. Oggi il Movimento ha tanti volti positivi e credibili e Nuccio Di Paola, fra questi, è certamente uno dei migliori. Io sto facendo la mia parte, raccogliendo quanto di buono fatto in questi anni e mettendolo a disposizione della causa. 

Che cosa farà adesso?

Campagna elettorale, fino alla fine, portando alta la bandiera di un Movimento che non si è mai arreso e che in questi anni ha dato dimostrazione di saper fare opposizione  in Sicilia e di saper stare al governo a Roma. Nel primo caso fermando e denunciando tutte quelle manovre-porcata che voleva la destra siciliana e nel secondo caso mettendo a segno tanti provvedimenti utili ai cittadini come il super bonus 110%, il reddito di cittadinanza e i tanti finanziamenti per le infrastrutture del Sud, che finalmente ci permetteranno di poter dire di essere anche noi in Italia.   

Nuccio Di Paola può farcela? 

Certamente, è una campagna elettorale strana, arroccata sulle elezioni nazionali e con una grande incertezza nei risultati. Ogni giorno escono sondaggi contrastanti che dicono l’uno l’esatto contrario dell’altro, ma la realtà è solo una: i siciliani vogliono idee chiare e rinnovamento.

Temete Cateno De Luca che sembrerebbe puntare al vostro elettorato?

Io ho rispetto di tutti gli avversari, ma non temo nessuno, soprattutto chi mi ricorda Crocetta per la sua goffaggine.

La frattura con il Pd rimane una pagina dolorosa che rischia di consegnare la Sicilia al centrodestra e forse farvi guadagnare qualche voto in più. Non è così?

La frattura con il Pd è nata a Roma, poi è diventata insostenibile ovunque, anche dove, come in Sicilia, si era fatto un percorso condiviso basato su programmi e idee. Non penso però che sia stato inutile, anzi, chi si ritrova attorno a dei valori alla fine finisce sempre per dialogare. Rimane però un presupposto che per noi non è derogabile: potremo anche cambiare idea, ma non cambieremo mai i nostri valori.

Quali sono i punti salienti del programma del M5S per la Sicilia?

La politica fuori dalla Sanità con l’eliminazione della coincidenza territoriale delle ASP con i collegi elettorali. Se toglieremo la Sanità dalle mani della politica, lavoreranno meglio medici, infermieri e tutto il personale, ma soprattutto miglioreremo la qualità del servizio offerto. Interventi mirati e puntuali sulle infrastrutture, con il recupero dei ritardi e il rilancio delle nuove opere da realizzare, soprattutto viabilità secondaria, autostradale e ferroviaria. Un fondo per aiutare famiglie e imprese contro il caro energia. Vogliamo risolvere definitivamente e in breve tempo il problema dei rifiuti con l’utilizzo di impianti piccoli, non inquinanti e diffusi sul territorio, così da toglierli dalle strade e non alimentare mai più il ‘turismo’ dei camion della monnezza. Non ci servono i mega inceneritori, abbiamo una ricetta migliore, più veloce da realizzare e che rispetta l’ambiente in pieno.

Come convincerebbe un elettore di centrodestra a votare per voi?

Chi vota a destra è solitamente molto attento alla legalità e onestamente non mi pare che Schifani, coinvolto nel processo Montante, corrisponda a questa caratteristica. Rischiamo davvero di vederlo eletto per poi vederlo condannato per un pesantissimo reato.

Non salva nulla dell’operato del governo Musumeci?

Solo alcune sue opere di arredo della presidenza (ride)

E del governo Draghi di cui ha fatto parte ma sul cui altare si è frantumata l’alleanza giallorossa?

Quel governo doveva rispondere alle esigenze di un Paese che doveva programmare le risorse del PNRR ottenute in Europa dal governo Conte II, si è infranto invece nel mettere in discussione ogni atto del governo precedente, dal superbonus a tutte le altre misure che stanno facendo ripartire il Paese. Credo che alcune incapacità e alcune invidie abbiano alla fine frenato il processo di rilancio dell’Italia  che era cominciato con il Recovery Fund.


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