Cancelleri: "Non ho cambiato idea, apriamo ai moderati" - Live Sicilia

Cancelleri: “Non ho cambiato idea, apriamo ai moderati”

Il sottosegretario a tutto campo sul futuro dei progressisti.
L'INTERVISTA
di
5 min di lettura

PALERMO – Giancarlo Cancelleri rivendica la volontà di aprire i moderati. Il leader del Movimento Cinquestelle “benedice” l’intesa cementata ieri in occasione del tavolo dei progressisti ma ricorda che si tratta del frutto di un lavoro certosino portato avanti da tempo. E soprattutto mette i puntini sulle i. “Guardare ai moderati vuol dire allargare ai valori, alle aspettative e all’idea di società di tanti altri siciliani”, sottolinea rispondendo a quanti avevano bollato la sua apertura ai lombardiani come mero calcolo elettoralistico. E sulla possibilità di correre in prima persona alla presidenza della Regione, ribadisce: “Non mi appassionano le autocandidature, figuriamoci la mia”

Cancelleri, che idea si è fatto del tavolo del centrosinistra di ieri?

“Il tavolo del campo progressista vorrà dire. I processi politici non si improvvisano, a parer mio una coalizione non si costruisce dalla somma di più simboli politici, ma serve disponibilità a ricercare con costanza il dialogo e la costruzione di posizioni comuni, tema per tema. E su questa disponibilità c’è un lavoro e delle interlocuzioni che ho contribuito a costruire e a portare avanti con tenacia e visione ormai da diversi anni, era il 2019 quando parlavo di alleanze con il Pd, all’epoca fece scandalo, oggi tutti la danno per una cosa scontata e necessaria, questo perché sono convinto che bisogna vedere oltre l’orizzonte avendo prospettive di crescita sempre nuove. Il tavolo di ieri è il risultato di mesi di confronto e interlocuzioni. Oggi possiamo dire che sta nascendo una coalizione vera, nata da programmi e idee e non frutto di una fusione elettorale a freddo”.

Il M5S ha strappato il risultato di una consultazione per la scelta dei candidati alla presidenza che non coincide con le primarie classiche. Lei si candiderà?

“Sarà un comitato a stabilire come verrà scelto il candidato alla presidenza, il che non per forza coincide con le primarie. Io credo fortemente al primato della politica e dobbiamo essere pratici e veloci, farci ingabbiare dalle regole non mi piace, sono sempre stato contrario ai labirinti burocratici, sono ambienti per furbi, noi dobbiamo trovare un candidato che sia la migliore espressione e la migliore sintesi della coalizione e dovremmo farlo all’interno di un progetto che abbia un programma definito e chiaro che indichi ai siciliani come risalire la china ed archiviare l’esperienza del peggior governo di centro destra della nostra storia. In questo momento continuo a dare il contributo necessario per proporre un Governo efficace che possa cambiare le sorti della nostra Sicilia. Come ho più volte dichiarato, non mi appassionano le autocandidature, figuriamoci la mia”.

Resta a mollo la questione del campo largo. Le sue ultime dichiarazioni sulla possibilità di allargare agli autonomisti hanno fatto discutere. Ha cambiato idea? 

“Allargare alla parte moderata non significa semplicemente aggiungere un gruppo politico alla coalizione progressista, sarebbe riduttivo, una semplice operazione di aritmetica che non mi appassiona. Improponibile e lontana dal mio modo di concepire la politica. Guardare ai moderati invece vuol dire allargare ai valori, alle aspettative e all’idea di società di tanti altri siciliani. Vuol dire dare voce, includere e coinvolgere una fetta importante di cittadini che reclamano una collocazione, ma soprattutto la possibilità di esprimere la progettualità che hanno per la nostra Sicilia. Ed io non mi sento affatto di escluderli, oltre a trovarlo ingiustificabile è anche stupido. Questa continua ad essere la mia idea e non è cambiata. Da adesso in poi ogni decisione sarà risultato di confronto con la coalizione, quello del M5S sarà comunque un approccio costruttivo, ma se qualcuno pensa di partecipare chiudendo porte a priori questo allora sì che diventa un problema”.

Nel frattempo, il Movimento rimane in attesa della nomina del nuovo referente regionale. A che punto siamo?  La decisione rischia di creare fratture nel partito siciliano?

“Il M5S in Sicilia da anni porta avanti un lavoro di squadra e ogni decisione o sfida che negli anni ci siamo trovati a fronteggiare, è sempre stata affrontata con entusiasmo e spirito di collaborazione. Attendiamo la scelta da parte di Conte anche dei referenti siciliani, con la assoluta convinzione che questa scelta sicuramente agevolerà l’organizzazione interna ed è per questo motivo che non vedo alcun motivo di eventuali spaccature. I referenti territoriali sono fondamentali perché ci consentono di essere credibili dando al territorio degli interlocutori affidabili che possano esprimere il programma e gli obiettivi che il Movimento vuole realizzare da qui ai prossimi anni”. 

Infine, oggi il Presidente Musumeci dichiara che i siciliani non sono cavie, facendo riferimento al “laboratorio” politico del centrodestra e rivendicando normalità e stabilità, che ne pensa? 

“Musumeci che parla di stabilità e normalità fa già ridere, visto i teatrini ridicoli a cui assistiamo ormai da mesi in quello che tutto sembra, tranne che un centrodestra compatto. È chiaro che ha un’idea strampalata di laboratorio. Io quando penso ad un laboratorio immagino donne e uomini che mettono assieme idee, proposte, che si rimboccano le maniche per creare e realizzare qualcosa di unico, originale. Che sa di buono, per la collettività. Trovo davvero offensivo e fuori luogo la posizione di un Presidente uscente che invece di ammettere il fallimento della sua amministrazione, che va dalla mala gestione dei contagi Covid ad opera del suo pupillo Razza alla mancata approvazione del bilancio, continua a intestardirsi su discorsi di cartello su chi appoggia cosa. I cittadini sono stanchi di tutto questo chiacchiericcio su intrighi di palazzo, hanno bisogno di sapere come rilanciare l’agricoltura, i servizi sociali, le infrastrutture, insomma a come risolvere i problemi della vita reale della nostra regione, ed è in questa direzione che noi puntiamo e per la quale ci faremo trovare pronti”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI