Nel centrosinistra in corso le prove tecniche di unità - Live Sicilia

Nel centrosinistra in corso le prove tecniche di unità

In arrivo un tavolo tecnico per individuare il metodo per la scelta del candidato alla presidenza

PALERMO – Centrosinistra: lavori in corso. La “prima” del tavolo della coalizione va in scena “gentilmente senza strappi al motore”.  

L’incontro, convocato dal segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, procede secondo i piani: consolidare la base di partenza (centrosinistra più M5S) della futura coalizione a approfittare della crisi nera dello schieramento avversario. Come dimostra la nota congiunta che arriva a fine serata.

“Una coalizione unita non soltanto nel perimetro e nelle sigle dei partiti ma anche nei valori per costruire una Sicilia migliore e diversa rispetto ai disastri di Musumeci e del suo governo di centrodestra”, si legge.

All’incontro erano presenti le delegazioni dei partiti: Anthony Barbagallo, segretario regionale Pd Sicilia, Elisa Carbone Francesca Busardò; Jose Marano, Nuccio Di Paola, Roberta Schillaci e Stefania Campo, Movimento 5 Stelle; Antonella Ingianni e Mauro Mangano, Verdi; Manuela Parrocchia e Pierpaolo Montalto Sinistra Italiana; Sergio Lima, Cento Passi; Pippo Zappulla, segretario regionale Articolo 1; Nino Oddo, vice segretario nazionale Psi. 

Gli alleati al momento si studiano e mantengono rapporti di buon vicinato arrivando anche a una quadra di non poco conto: l’insediamento (previsto la prossima settimana) di un tavolo tecnico (costituito da tre membri) per individuare il metodo per consentire la scelta democratica del candidato alla presidenza. Non necessariamente le primarie classiche, tutte le ipotesi, conferma più di un partecipante, saranno prese in considerazione per garantire l’unità della coalizione.

“E’ andata bene” è infatti il coro unanime off record. Ciascun partito porta a casa un risultato. Il Pd, che ha convocato e gestito il tavolo, può giocare il tanto decantato ruolo di baricentro della coalizione, Il M5S incassa la possibilità di discutere di un metodo di scelta dei candidati rispettoso delle varie sensibilità politiche, la sinistra ottiene il confronto con gli alleati chiesto a più riprese e la possibilità di giocarsi tutto ai dadi delle primarie. Altro dato politico: non si prevedono imposizioni romane, ma saranno i dirigenti siciliani a giocare in prima persona la partita. Tuttavia, non è stato affrontato il dossier che scotta: l’eventuale allargamento della coalizione. Così si procede gentilmente e senza strappi al motore. Per il momento.  


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