Capo, hai i mezzi per sognare | Ora doppio impegno in casa - Live Sicilia

Capo, hai i mezzi per sognare | Ora doppio impegno in casa

Foto Joe Pappalardo - Orlandina basket

Dopo le prime tre giornate, la formazione paladina ha ottenuto due belle vittorie e ha sfiorato il blitz in quel di Venezia. Ora arrivano le sfide del PalaFantozzi contro Reggio Emilia e Varese: un doppio esame per misurare la reale forza degli uomini di Griccioli.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Tre grandi prestazioni, ognuna diversa in base alle caratteristiche dell’avversario di turno, ma con un’unica e fondamentale costante: la Betaland Capo d’Orlando c’è. E i quattro punti che sono arrivati dopo i primi centoventi minuti di campionato sono solo parte di ciò che la compagine paladina ha dimostrato finora, nelle sue prime tre recite di quello che potremmo considerare un nuovo corso. Dopo tante stagioni in cui sono stati gli americani a fare grandi cose con addosso la casacca dell’Orlandina, ora sono soprattutto gli europei, giovani e vecchi, a fare la voce grossa. Anche perchè i due statunitensi a disposizione di coach Giulio Griccioli non stanno avendo grande fortuna al primo impatto con il campionato italiano: Laurence Bowers ha dovuto alzare bandiera bianca dopo aver giocato benissimo contro Cantù e Venezia, a causa di un infortunio alla caviglia destra; Alex Oriakhi, invece, non sembra riuscire ad avere un impatto importante, anche a causa dei problemi di falli che lo hanno attanagliato sia al Taliercio che domenica a Bologna.

Quattro punti in classifica che, a detta di molti, avrebbero anche potuto essere sei. La Betaland sembra aver superato il complesso che da sempre colpisce la formazione paladina, ovvero quello delle partite in trasferta, visto che sia contro la Umana Reyer che contro la Virtus sono stati Jasaitis e compagni a fare la partita. In entrambi i casi c’è stato un fisiologico passaggio a vuoto, che sul parquet di Mestre è costato la rimonta dei padroni di casa e l’approdo all’overtime, poi perso per un solo punto. Alla Unipol Arena, invece, i paladini hanno subìto quella che sembrava una rimonta, ma che invece si è rivelata un fuoco di paglia. E a vanificare il solido rientro della Virtus ci hanno pensato due giovani, ma con gli attributi da grandi: Zoltan Perl e Tommy Laquintana. L’ungherese ha messo soprattutto dei punti pesanti nel finale, così com’era accaduto al debutto contro Cantù, mentre il playmaker pugliese ha aggiunto le sue doti di ottimo difensore, con tanto di fallo antisportivo a cui è stato costretto Penny Williams.

L’Orlandina, dunque, esce rinfrancata da questa doppia trasferta, sulla carta insidiosa e complicata, visto il valore delle rivali e anche l’ambiente che sarebbe stato trovato, sia in terra veneta che nella casa della Virtus. Ora, per Griccioli e i suoi ragazzi è tempo di affrontare una doppia sfida sul proprio parquet al PalaFantozzi, che si preannuncia pieno come sempre accade. Domenica sarà il turno della Grissin Bon Reggio Emilia, reduce dal trionfo in Supercoppa ma anche dalla trasferta di Eurocup sul parquet dell’Alba Berlino. Sette giorni dopo, la giornata di Ognissanti vedrà l’arrivo della Openjobmetis Varese nella città paladina per provare a ribaltare l’inizio negativo della stagione.


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