Cappuccini, salita in orario |Agata in mezzo al popolo - Live Sicilia

Cappuccini, salita in orario |Agata in mezzo al popolo

Sant'Agata, in via Pebiscito riceve l'abbraccio di migliaia di devoti. In nottata i fuochi del "Fortino" e il rientro in Cattedrale alle 5.30 del mattino.

Sant'Agata
di
2 min di lettura

CATANIA – Campane a festa per la salita dei Cappuccini, uno dei momenti più attesi e suggestivi delle festività agatine e sicuramente tra i più sentiti dai cittadini. E’ questa infatti la “salita del popolo” – che anticipa quella di Sangiuliano prevista per la notte di domani. La processione, dopo essersi fermata a Piazza Stesicoro, ha accompagnato il fercolo lungo i luoghi del martirio: alla Chiesa della Fornace, dove Agata venne torturata e alla Chiesa del Santo Carcere, dove rese l’anima a Dio. Poi, la seconda parte della salita dei Cappuccini e l’arrivo in piazza San Domenico. Da qui sarà la volta dell’attraversamento di via Plebiscito, dove Agata riceverà l’abbraccio migliaia di devoti che l’accompagneranno per tutta la serata fino a piazza Palestro, per i tradizionali fuochi e, infine, dentro il Duomo, dove rimarrà fino a domani pomeriggio, quando uscirà nuovamente per il giro interno.

Pochi minuti prima della salita dei Cappucci, come tradizione in piazza Stesicoro il discorso del Vescovo alla Citta. Nella parte introduttiva Monsignor Salvatore Gristina ha dedicato un pensiero ai detenuti. “Sant’Agata ha detto dal fercolo – che ha sperimentato il dono della guarigione nell’oscurità del carcere, interceda presso il Padre per la nostra salute nell’anima e nel corpo”. Il Vescovo poi ricordando i luoghi del martirio toccati nel cosiddetto giro esterno chiede ai devoti di immergersi nel significato profondo della memoria e delle storia. “Portare in processione – ha affermato Gristina – lungo le vie di Catania, questo busto che riluce di preziose gemme, insieme allo Scrigno delle Reliquie, ha allora un significato profondo che dobbiamo saper riconoscere ed intercettare. Non si tratta, infatti, di semplice folcklore; il nostro riversarci qui stasera non può essere banale attrazione di massa ed occasione per evadere dalle nostre abitudini e dalle difficoltà quotidiane; la nostra processione non può essere semplice e distratta sfilata di persone o cose, me è un ritornare presso i luoghi del martirio in compagnia delle Reliquie della nostra Patrona. In mezzo alle nostre case, lungo le vie della nostra quotidiana attività, passa la fede di Sant’Agata e, insieme, la fede e la devozione di tutti coloro che ci hanno preceduto nella storia e che noi continuiamo a vivere e a trasmettere alle nuove generazioni.E noi oggi siamo chiamati a fare memoria perché dobbiamo continuare a far passare Sant’Agata per le vie ordinarie della nostra esistenza, per sostenere la nostra vita di fede e per purificare la nostra devozione”.

E poi la preghiera per i disoccupati, per i giovani, per i disperati colpiti dalla morsa della crisi. Gristina chiede ai catanesi di riaprire il cuore alla speranza: “Chiediamo alla Vergine e Martire Agata di sostenere le nostre famiglie, i nostri giovani, di poter guardare con fiducia al futuro. Con fiducia e, sempre, con cristiana speranza! Non possiamo e non dobbiamo accettare di venire schiacciati dallo scoramento, dalla rassegnazione o – il Signore ce ne liberi – dalla disperazione. Non possiamo perdere la speranza!”


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI