CATANIA – I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Catania, con gli Ispettori del Lavoro civili e su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, nell’ultima settimana hanno proseguito i controlli in agricoltura ed edilizia, scoprendo ulteriormente posizioni di lavoro sommerso.
Le attività ispettive, svolte a Caltagirone, Mazzarrone, Licodia Eubea, Belpasso, Riposto e Nicolosi, hanno permesso ai militari di:
* Controllare 10 aziende e verificate 58 posizioni lavorative;
* scovare 12 lavoratori in nero;
* contestare sanzioni amministrative per 60.200 euro;
* irrogare 12 ammende per 48.800 euro;
* recuperare contributi per 11.100 euro.
In particolare, nel ramo agricolo: In una azienda, a Licodia Eubea, sono stati scoperti 3 lavoratori in nero su 8 presenti. In una azienda, a Belpasso, sono stati scoperti 5 lavoratori in nero su 6 presenti. Entrambe le attività imprenditoriali sono state sospese. Mentre nel ramo edile:
* una prima impresa, a Riposto, ove al titolare è stata contestata la mancata nomina del medico competente, la mancata formazione/informazione dei lavoratori, l’assenza di visita medica dei lavoratori;
* una seconda impresa, ancora a Riposto, in cui oltre alle stesse contestazioni precedenti, al titolare è stata addebitata l’omessa installazione di parapetti sul ponteggio in uso. Nella stessa inoltre sono stati scovati 2 lavoratori in nero su 4 presenti, con la conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale;
* una terza impresa, a Nicolosi, in cui sono stati riscontrati la mancata esibizione del Piano di montaggio del ponteggio in uso (PIMUS) e l’allestimento del ponteggio ad una distanza minima dal fabbricato vicino; Denunciati all’Autorità Giudiziaria i tre titolari delle imprese.