Anche ieri al carcere Malaspina di Caltanissetta la tensione è stata alta: il personale di polizia penitenziaria in servizio ha dovuto far fronte a un episodio di violenza da parte di un detenuto e nel pomeriggio è stato evitato il peggio, quando un detenuto ha tentato il suicidio. L’ennesima aggressione ai danni della polizia penitenziaria ieri mattina: un detenuto di difficile gestione, per futili motivi ha aggredito quattro agenti che sono stati medicati in pronto soccorso. Nel pomeriggio di ieri, invece, un detenuto italiano ha tentato il suicidio, ma il pronto intervento della polizia penitenziaria e l’incessante attività di controllo hanno evitato che ciò accadesse. Ha tentato di togliersi la vita all’interno del bagno della stanza di pernottamento.
“I fatti di violenza, verso il personale, oramai sono diventati quotidiani e la situazione è abbastanza preoccupante – dice Rosario Mario Di Prima, coordinatore nazionale del Sinappe – lo stato di abbandono in cui si trova ora la casa circondariale di Caltanissetta, dal punto di vista della gestione e organizzativa, sta creando innumerevoli problemi alla sicurezza del personale e dell’Istituto. L’assenza di direttive certe e la mancanza di azioni da parte dei dirigenti della polizia penitenziaria, ha messo in crisi il sistema. La mancanza di direttive e di azioni mirate alla corretta gestione deve far riflettere l’amministrazione penitenziaria sul cambio ai vertici a livello locale e sull’assegnazione di un direttore stabile e non solamente con due accessi la settimana”.