Caro benzina, primo scoglio del governo di Giorgia Meloni

Caro benzina, primo scoglio del governo di Giorgia Meloni

I distributori non scioperano, almeno per il momento
FRIZIONI NELLA MAGGIORANZA
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I benzinai non sciopero, almeno per il momento. Stop congelato dopo l’incontro fra governo e
sindacati di ieri, con i sindacati di categoria che si riservano di decidere dopo aver visto il testo del decreto, atteso per oggi in Gazzetta Ufficiale.

Il governo ha assicurato intanto l’avvio di un confronto con il settore a partire da martedì. “Nel programma FdI non c’è il taglio delle accise – ha spiegato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una intervista al Tg5 -. Abbiamo scritto sterilizzazione: se il prezzo sale oltre una determinata soglia, quello che lo Stato incassa in più di accise e Iva verrà utilizzato per abbassare il prezzo. Ed è esattamente ciò che prevede il nostro decreto”.

Nella maggioranza sul caro benzina si sono registrate le prime frizioni. Secondo Lega e Forza Italia si doveva fare di più. Lo sconto sulle accise era da mantenere. nelle ultime ore sembra essere tornata la calma, ma i prossimi sondaggi elettorali diranno quali sono gli umori della gente.

Le opposizioni attaccano: “Deve essere Giorgia Meloni e non noi a spiegare agli automobilisti come mai sia accaduto l’esatto contrario di quello che avevano promesso. Capisco le scelte e le difficoltà e non dico che governare sia una passeggiata di salute ma almeno siano sinceri”: lo ha affermato Stefano Bonaccini, candidato alla Segreteria nazionale del Partito democratico parlando ad Assisi.



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