Caro energia: governo al lavoro, Cingolani: aumenti gas ingiustificati - Live Sicilia

Caro energia: governo al lavoro, Cingolani: aumenti gas ingiustificati

Ecco come potrebbero calare i prezzi nelle pompe di benzina
ECONOMIA
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Esecutivo al lavoro per tamponare gli effetti del caro-energia, atteso domani il decreto taglia-prezzi. Oggi, intanto, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, riferendo in Senato sul caro benzina ha detti: “Non è giustificato” che stoccare 10 miliardi di metri cubi di gas costasse “3 miliardi di euro nel 2021 e ora arrivi a 15 miliardi di euro”. “Questa è stata la mia affermazione un po’ dura, forse non mi sono espresso con termini giuridicamente corretti, ma non è possibile che mi costi cinque volte di più se la materia è la stessa”, ha aggiunto cingolani

Allo studio c’è un’accisa mobile sui carburanti e ammortizzatori sociali per i settori più colpiti. Possibile taglio di 15 centesimi alla pompa.

Di Maio ha annunciato che “l’Italia chiederà un tetto massimo al prezzo del gas”. Oggi è anche la giornata dell’accordo di solidarietà sul gas fra Italia e Germania.

Secondo il ministro Cingolani, quindi, l’aumento del prezzo del gas “non è accettabile” ed è attribuibile “alla quotazione di un mercato di questi hub che lavorano su scambio di contratti future che sta mettendo in ginocchio tutti i Paesi europei”. Questi prezzi, chiarisce, “mettono in difficoltà centrali elettriche e raffinerie che faticano a produrre a prezzi normali”.

Cingolani ha anche citato il “raddoppio della capacità del Tap, incrementando le importazioni per circa 10 miliardi di metri cubi all’anno. Per far questo, sono necessari circa 45 mesi per incremento dei primi 2 miliardi di metri cubi tramite interventi in Albania e circa 65 mesi per l’incremento di ulteriori 8 miliardi metri cubi con ulteriori interventi in Albania e Grecia e alcuni interventi sulla rete italiana”. Naturalmente, il “prerequisito è un accordo di fornitura di gas di lungo periodo con il governo a zero”.

Scendono intanto le tariffe dei prodotti petroliferi, ribassi per i carburanti. Stop dei Tir il 4 aprile. Inflazione a febbraio +5,7%, al top dal 1995.


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