Caro-voli, basta emergenza: la Regione punti alla programmazione

Caro-voli, basta emergenza: la Regione faccia un’adeguata programmazione

L’aumento del prezzo dei biglietti supera il valore dello sconto

Anche in occasione delle festività pasquali e in vista della stagione estiva, il Governo regionale ha confermato la volontà di continuare con la politica degli sconti per ovviare al problema del caro-voli da e per la Sicilia. Più volte mi sono pronunciato contro i limiti di questa strategia estemporanea, esclusivamente pensata per affrontare situazioni di emergenza.

Se l’aumento supera lo sconto

Si tratta di una politica comunque rivolta soltanto ai viaggiatori siciliani sulle tratte interne e pertanto del tutto inefficace quale strumento per favorire il turismo, sia straniero che dalle altre regioni. Ma anche per gli stessi viaggiatori siciliani, le recentissime esperienze insegnano che gli sconti sono stati inutili, dal momento che l’aumento del prezzo dei biglietti praticato dalle compagnie ha immediatamente superato il valore dello sconto! Un bel regalo per le compagnie aeree, insomma: gli utenti non hanno risparmiato alcunché, solo le compagnie ne hanno tratto profitto.

Le regole del revenue management

Puntare sugli sconti per fronteggiare l’emergenza è sbagliato, in quanto in ogni caso perdente nei confronti delle evidenze del libero mercato. Anche l’Antitrust ha ricordato al Governo regionale che la formulazione delle tariffe dei voli da e per la Sicilia avviene applicando le regole del revenue management, cioè del confronto tra domanda (altissima nei periodi prefestivi) e offerta (praticamente costante nel tempo a parte limitati aggiustamenti). La Regione deve invece riprendere il suo ruolo di pianificazione della mobilità per tutte le modalità di trasporto (e quindi anche per il trasporto aereo) e non solo la mera sottoscrizione di contratti di esercizio per il trasporto pubblico su gomma e su ferro.

Interventi strutturali

La Regione, quindi, deve prevedere interventi economici di tipo strutturale sul trasporto aereo passeggeri per assicurare la continuità territoriale (e quindi garantire il diritto alla mobilità) ai siciliani in modo continuativo durante l’anno e non solo con interventi spot nati sulla necessità di rispondere ad all’emergenza. Tutto questo attraverso il meccanismo della concorrenza, non intesa come rivalità, ma come partecipazione, volta a garantire la partecipazione delle imprese anche di altri stati membri ai mercati nazionali.

L’ipotesi di una gara pubblica

Provo allora a formulare una proposta concreta ed operativa, sperando di trovare ascolto. Partiamo dal presupposto che le risorse disponibili non sono trascurabili: la Regione ha impegnato circa 33 milioni a fine 2023 ed è pronta ad impegnarne altri 20 nel 2024. Sono cifre importanti che possono costituire la copertura per lanciare una gara pubblica, internazionale, mirata alla selezione di un numero adeguato di compagnie aeree (si può in prima battuta immaginare tre compagnie) che si impegnino a:

a) assicurare tutto l’anno un numero di voli sulle principali tratte (voli diretti a/r che colleghino Palermo, Catania, ma anche Trapani e Comiso, lasciando alle compagnie che partecipano alla gara la possibilità di ampliare il numero e la frequenza delle rotte collegate con i 4 aeroporti siciliani (magari come elemento premiante);
b) attribuire la giusta rilevanza ai collegamenti da/per Trapani e Comiso con l’obiettivo di incrementare l’accessibilità alle aree interne più depresse e contribuire a decongestionare gli aeroporti principali;
c) assicurare l’incremento della frequenza in coincidenza con le principali festività, ma anche con i periodi di maggiore impatto turistico;
d) assicurare che anche nei periodi di massima richiesta il prezzo dei biglietti aerei per le diverse tratte considerate sia mantenuto al di sotto di un tetto massimo prestabilito nel bando.

Incentivare la concorrenza

Le compagnie partecipanti alla gara dovranno formulare le loro proposte (numerosità dei voli, tariffe, incrementi delle frequenze nei periodi “caldi”, tetto sulle tariffe, in ogni caso inferiore a quanto stabilito nel bando). La scelta delle compagnie sarà naturalmente basata sull’analisi comparativa delle proposte, anche in funzione di eventuali elementi di premialità proposti dai concorrenti. Si tratta, direi naturalmente, di una proposta operativa su cui lavorare, da definire nel dettaglio, da perfezionare. Ma è una proposta che incita alla concorrenza, aiuta la crescita del turismo, risponde agli interessi dei cittadini siciliani.

*L’autore è componente dell’Esecutivo siciliano di Italia viva


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