Caro Zampa,
Angelo Massimino – compianto patron del Catania – voleva comprare l’amalgama e l’acquisto non gli riuscì mai. Tu che ne diresti di provare a prendere – per dare sollievo al derelitto popolo rosanero – una boccetta di dignità? Dignità sportiva, si intende, ma pur sempre dignità.
Capiamoci. Il problema urgente non è che il Palermo giochi o bene o male, che sia cacciato dalla Coppa Italia per mano dello Spezia (dello Spezia, non della Juve o della Roma, non dell’Atalanta e nemmeno del Crotone). E’ che proprio ci siamo stufati del tuo modo di condurre la baracca. Da tifosi, aficionados, simpatizzanti e cittadini semplici, non sopportiamo la più clamorosa e offensiva delle prese per i fondelli.
Una storia lunga, del resto.
Quando ancora eri un presidente simpatico, perché vincevi, sdoganasti il termine ‘Recobata’, per sottintendere il colpo clamoroso di mercato che non venne mai. E il tifoso rosanero tuttora aspetta quell’autobus alla fermata dei sogni, così in ritardo che neanche l’ottocentosei…
Di recobata in recobata, le prime visioni dagli spalti del ‘Barbera’ si sono trasformate in orridi filmetti da periferia. C’erano Toni, Grosso, Zauli, Cavani, i gemelli Filippini e via discorrendo. Siamo arrivati a Balogh – con tutto il rispetto – è il caso di aggiungere altro?
Meglio regnare in B che in serie A servire, si dirà. Certo, purché ci sia chiarezza.
Purché scompaiano le illusioni farlocche, le fandonie calcistiche, i misteriosi acquirenti, le gambe corte e il naso lungo, i reiterati e incredibili ‘ci salveremo’ a commento di un portafoglio che non scuce più un centesimo: tutto l’armamentario, cioè, con cui stai adornando un disastro annunciato.
Ecco, basterebbe giusto una boccetta di dignità, presidente; magari al mercato di riparazione di gennaio.
Visti i tempi, non dovrebbe costare tanto.
