PALERMO – La casa del film “Il Postino” non sarà abbattuta. Lo hanno deciso le Sezioni unite del Consiglio di giustizia amministrativa (presidente Ermanno De Francisco, relatore Antonino Caleca). L’immobile non è abusivo e in futuro, alla luce di quanto scrivono i giudici, è lecito attendersi la tutela del bene per il suo alto valore culturale e artistico.
“Il Postino”
Il film diretto da Michael Radford nel 1994 fu l’ultimo interpretato da Massimo Troisi prima di morire. La casa era la residenza del poeta Pablo Neruda (interpretato da Philippe Noiret), dove il postino (Massimo Troisi) consegnava la corrispondenza e riceveva lezioni di vita e di poesia.
Giuseppe Caffarella, proprietario dell’immobile, aveva ricevuto l’ordine di demolizione dal Comune di Malfa e ha presentato un ricorso straordinario alla presidenza della Regione siciliana chiedendo l’annullamento e nelle more la sospensione del provvedimento. La demolizione fu prima sospesa e ora definitivamente bocciata dal Cga.
La casa ha i “titoli edilizi”
Il Comune aveva dichiarato abusivo l’immobile perché costruito in area sottoposta a vincolo paesaggistico, entro il limite dei 150 metri dalla battigia. Da qui il ricorso ora accolto. “Come accertato dall’Ufficio legale e legislativo della Regione siciliana, il Comune, sulla scorta degli accertamenti eseguiti – si legge nel provvedimento del Cga – ha escluso la regolarità di un immobile che, tuttavia, allo stato è formalmente assistito dai titoli edilizi per esso in precedenza rilasciati, non essendo stato contestato al ricorrente alcun intervento ampliativo in difformità ad essi”.
“Si evince che l’ampliamento abusivo che renderebbe irregolare l’immobile è stato eseguito ‘tra il 1967 e il 1982 ma, senza smentita da parte del Comune, l’elaborato ‘stato attuale’ del progetto, allegato alla
concessione del 1985, riporta dimensioni del fabbricato corrispondenti alle dimensioni attuali dell’edificio e, a seguito dei numerosi sopralluoghi eseguiti, non sono state riscontrate opere abusive, se non quelle regolarizzate nel 2021″.
Troisi, Neruda e l’interesse culturale
Il ricorso è stato accolto sul punto. Il Cga, pur non pronunciandosi sul tema dell’interesse culturale, è chiaro: “La ‘Casa del Postino’ ha assunto un oggettivo e significativo interesse culturale a causa del suo intrinseco legame con la storia della moderna cultura cinematografica e, in via mediata, con la storia della poesia e dell’arte”.
“Nella finzione scenica la casa è la residenza del poeta Pablo Neruda dove il postino si reca per consegnare la posta e ascoltare le bellissime parole del poeta Pablo Neruda – si legge ancora -. Così che tra la conformazione della casa di cui qui trattasi, l’arte recitativa di Massimo Troisi e la poesia di Pablo Neruda si è dato vita, nell’immaginari collettivo, a un intrinseco rapporto dove ciascuno degli elementi rimanda all’altro, con la conseguenza che l’immobile rimanda immediatamente non solo alla notissima figura dell’attore italiano Troisi, ma anche alla poesia internazionale ed eterna di Pablo Neruda”.

