(NP) E Francesco Cascio? Che ne è del suo appello alla moderazione alla luce degli ultimi eventi, cioè delle barricate che stanno paralizzando l’Ars. La risposta affidata a una nota dello stesso presidente dell’Assemblea regionale: “Ho fatto un appello alla collaborazione; non posso che auspicarmi che venga ascoltato – spiega Cascio -. La capigruppo di ieri si è espressa per porre la riforma elettorale al terzo punto dell’ODG, dopo i ddl sulla targa Florio e sulla semplificazione. L’accordo raggiunto, come sapete, prevedeva di votare subito nel pomeriggio per la Targa Florio, ma su richiesta dell’onorevole Rinaldi – vice capogruppo vicario del Pd – che annunciava emendamenti alla norma, la presidenza di turno ha dovuto farla slittare alla prossima settimana. Sul fatto poi che, il Pdl abbia annunciato una valanga di emendamenti sulla legge elettorale non posso che dire che è una scelta, un diritto di un partito che in parlamento sta all’opposizione e quindi fa la sua parte da opposizione appunto. Comunque, quando questi emendamenti saranno presentati, li vedrò e li valuterò con serenità, come ho sempre fatto, e deciderò di conseguenza. In linea generale – conclude Cascio – ribadisco che sono preoccupato di questo clima e che, se non si trova un punto di accordo tra maggioranza e opposizione e tra esponenti di uno stesso partito, valuto difficile superare questo blocco, che certamente non fa bene alla Sicilia”.
“Spero prevalga il buonsenso – conclude il presidente – di tutti i partiti presenti in Parlamento, perché si può andare avanti solo se c’è la volontà di trovare un punto di incontro, al di la delle idee differenti, per fare della necessità di rispondere alle emergenze di questa terra un obiettivo comune; diversamente dubito che possano bastare gli sforzi di mediazione che da presidente sto ampiamente mettendo in campo”.
