CATANIA – La casa resta un desiderio prioritario degli italiani anche in un periodo difficile come quello vissuto negli ultimi mesi, caratterizzati da un generale clima di incertezza. A tracciare un quadro del mercato immobiliare nell’Isola ha pensato oggi l’Ufficio studi di Tecnocasa che, a Catania, ha presentato un report dettagliato su sei delle nove province. “Il peggioramento del quadro economico italiano e l’inasprimento della selettività del sistema bancario – si legge nello studio – hanno frenato la ripresa del mercato immobiliare anche in questo semestre, durante il quale il ridimensionamento dei prezzi e delle transazioni immobiliari ha raggiunto la percentuale più elevata dal 2007. Le banche, infatti, hanno incrementato gli spread per compensare l’aumentato costo di raccolta del capitale, hanno introdotto criteri più restrittivi per l’accesso al credito e hanno diminuito l’importo finanziabile (ora compreso tra il 60 e il 70% del valore dell’immobile)”. A queste motivazioni si devono aggiungere le preoccupazioni relative al mondo del lavoro che vede una disoccupazione in aumento, soprattutto tra le fasce più giovani di età e in generale un’ incertezza lavorativa percepita in molti potenziali acquirenti. In questo semestre si sono aggiunte le perplessità per l’introduzione dell’Imu, sebbene occorre precisare che al momento non si ravvisano effetti sul segmento della prima casa, mentre i proprietari di più immobili talvolta hanno optato per la dismissione di alcuni di essi e chi ha deciso per l’investimento nel mattone ha ben ponderato la scelta.
I tempi di vendita
A luglio 2012 i tempi di vendita nelle grandi città sono di 191 giorni, nell’hinterland delle grandi città di 217 e nei capoluoghi di provincia di 219.
Focus sul mercato immobiliare in Sicilia
Nella prima parte dell’anno i capoluoghi siciliani hanno evidenziato un generale ribasso delle quotazioni ad eccezione di Siracusa che ha mantenuto sostanzialmente invariati i valori rispetto al semestre precedente. Messina è la città dove i prezzi sono diminuiti maggiormente (-8,8%), seguita da Catania (-5,6%), Palermo (-4,7%) e Trapani (-1,9%).
L’erogazione dei mutui nell’Isola
L’analisi condotta dall’Ufficio Studi Tecnocasa, sezione mediazione creditizia, ha analizzato il mercato dei mutui nell’Isola. Nel primo trimestre 2012 le famiglie in Sicilia hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 287,86 milioni di euro e, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, si registra una variazione delle erogazioni del -57,43% per un controvalore di -388,31 milioni di euro.
Analizzando l’andamento delle erogazione sui 12 mesi, da aprile 2011 a marzo 2012, la Sicilia mostra una variazione negativa delle erogazioni pari a -29,08% per un controvalore di -766,22 milioni di euro. Nel primo trimestre 2012 l’Isola ha fatto registrare un importo medio di mutuo (media ponderata a 12 mesi) pari a 109.000 euro, in diminuzione rispetto a quanto rilevato durante il trimestre precedente. La provincia di Catania ha erogato volumi per 81,4 milioni di euro facendo registrare una variazione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno pari a -56,23%.
Domanda ed offerta immobiliare in Italia
La domanda abitativa è in diminuzione. A muoversi sul mercato sono tutti quei potenziali acquirenti che hanno già l’intero capitale da destinare all’acquisto dell’abitazione o buona parte di esso.
Sempre più attenzione si ripone alla presenza degli spazi esterni, alla disposizione degli spazi interni, allo stato del condominio e al posizionamento in zone tranquille e poco trafficate.
Si riscontrano difficoltà nella vendita di immobili posizionati ai piani bassi e ai piani alti ma privi di ascensore. L’analisi della domanda nelle grandi città italiane evidenzia una maggiore concentrazione delle richieste per i trilocali con il 35,2%. A seguire il bilocale che raccoglie il 30,7% delle preferenze. Rispetto a sei mesi fa si nota una diminuzione della concentrazione sui piccoli tagli e un aumento su quattro locali e cinque locali. A Milano, Roma e Napoli la tipologia più richiesta è il bilocale. Nelle grandi città, l’analisi della disponibilità di spesa continua a registrare una maggiore concentrazione nella fascia compresa tra 170 e 249 mila euro.
Compravendite immobiliari
Dati interessanti sono emersi dall’analisi delle compravendite realizzate attraverso le agenzie del Gruppo. Il 72,4% delle compravendite in Italia ha riguardato l’abitazione principale, seguito dal 23,4% per uso investimento e dal 4,2% di casa vacanza. Più interessante il dato relativo all’età degli acquirenti: la percentuale più elevata è nella fascia tra 35 e 44 anni che si indirizza soprattutto verso la prima casa. Gli acquisti di seconda casa prevalgono nella fascia di età tra 55 e 64 anni e sono in aumento tra i potenziali acquirenti oltre i 45 anni, età in cui si ha una buona solidità finanziaria. Per quanto riguarda l’analisi delle compravendite dal lato dei venditori si rileva che il 63,7% lo ha fatto per migliorare la qualità abitativa o per necessità di liquidità, il 15,2% per cambiamento della struttura familiare e il 21,1% per trasferimento da altro quartiere o città.
Locazioni immobiliari
Sul mercato delle locazioni, nelle grandi città, si registrano canoni in diminuzione del 3,2% sia per i bilocali sia per i trilocali. Le motivazioni sono la minore disponibilità di spesa dei potenziali conduttori e la maggiore offerta di abitazioni sul mercato.
Anche in questo semestre tra coloro che alimentano la domanda di immobili in affitto si registrano numerosi casi di persone che non riescono ad accedere al mercato del credito, primi fra tutti i giovani, i monoreddito e gli immigrati. A questi si aggiungono poi gli studenti e i lavoratori fuori sede. Il 42,9% di coloro che cercano casa in affitto ha un’età compresa tra 18 e 34 anni.
Resta la maggiore rigidità da parte dei proprietari ad affittare l’immobile. Si desiderano sempre più garanzie sull’affidabilità dell’inquilino e la continuità dei pagamenti dei canoni di locazione. I rendimenti immobiliari sono del 4% annuo lordo.
Previsioni
Non è facile intuire dove andrà il mercato immobiliare e quanto durerà ancora questa correzione dei valori. In base ai nuovi dati raccolti si rivedono ancora al ribasso le previsioni immobiliari per il 2012. Entro l’anno, comunque, i prezzi nelle grandi città potranno avere un’oscillazione compresa tra -9% e -7% e che le compravendite residenziali potrebbero essere circa 500 mila.
Le tabelle dei prezzi per città