Caso Albano, il Pd: "Schifani rimuova l'assessore, parole inaccettabili"

Caso Albano, il Pd: “Schifani rimuova l’assessore, parole inaccettabili”

Commenti

    Capirai che scoop…. Indagassero su cose diverse…. Cosa vuoi che importi se si dimette…. E…. Chi metterebbero al suo posto… SAN GIUSTO?

    Non sono certo una sostenitrice del vostro partito, ma non trovo alcuna ragione perché si dimetta.

    Sono altri che dovrebbero farlo!

    E colgo l’occasione per attestare pubblicamente la mia stima alla dottoressa Albano, che ho avuto modo di apprezzare professionalmente nelle vesti di scrupolosa CTU e CTP, e per manifestare tutto il mio sdegno per lo squallido attacco recentemente mosso.

    Marcella

    Siete in ARS da trent’anni i Siciliani vi avevano dato la possibilità di governare e cambiare le cose, alla fine il governo crocetta (quello con il PD) è finito come gli altri anzi peggio con indagini e processi perciò non siete nella posizione di fare la morale a nessuno e vedete di permettere quel ricambio generazionale della politica, massa di ipocriti!!!,

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ma funzionerà a doppio binario ? nel senso che ci sarà da temere che in ambito siciliano, a parte le agevolazioni per alcune fattispecie, sarà discrezione della Regione anche elevare la pressione fiscale a peso di tutti i contribuenti ? Magari per poi finanziare manifestazioni fotografiche a Cannes in occasione della mostra del cinema.

intanto non si comprende perchè Schifani, senza ancora che sia stata conclusa l'indagine, firma una cambiale in bianco di fiducia al presidente dell'Assemblea. Il garantismo ( anche quello "peloso" ) funzione a doppio binario, nel senso che se non mi pronuncio sulle presunte responsabilità ipotizzate dagli inquirenti, per opportuna prudenza mi astengo dal rilasciare intempestivi attestati di verginità. Soprattutto in presenza di fatti che denotano che qualche cosa sia accaduto. Non si giustificherebbero altrimenti le dimissioni della sig.ra De Capitani, che il suo dante causa si è guardato bene dal difendere, non entrando neppure nel merito delle "cose fighe" che pensava di realizzare avvalendosi dei poteri dello stesso Presidente dell'ARS.

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