Cassa integrazione in aumento |Mattone:"Bomba a orologeria" - Live Sicilia

Cassa integrazione in aumento |Mattone:”Bomba a orologeria”

Il segretario generale della Uil di Catania, Angelo Mattone (nella foto), commenta i dati elaborati dall'Osservatorio nazionale Uil, che vedono l'aumento della Cassa integrazione in città, chiedendo politiche per lo sviluppo che contrastino l’emorragia occupazionale.

dati osservatorio Uil
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CATANIA – “Catania tra le dieci, peggiori province d’Italia per aumento della Cassa integrazione, nel confronto fra 2011 e 2012. Dall’Osservatorio UIL, la conferma di una drammatica crisi del nostro territorio che appare come una bomba sociale a orologeria. Perché la Cassa integrazione non dura in eterno”. Il segretario generale della Uil etnea, Angelo Mattone, chiede “politiche per lo sviluppo e il lavoro buono che servano a contrastare un’emorragia occupazionale alla quale non intendiamo rassegnarci”.

“Stando ai dati del Rapporto nazionale sulla Cassa integrazione – prosegue Mattone – Catania ha conosciuto in un solo anno un boom del 67,3 per cento nelle ore di CIG, una percentuale quasi doppia rispetto al dato siciliano (più 37,8 per cento) e di ben sei volte superiore al 12,1 per cento nazionale. Anche per le ore autorizzate di Cassa integrazione in deroga, Catania registra un non confortante aumento dell’11,8. Dietro questi numeri, il dramma di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie che oggi vivono un presente di stenti nell’incubo di un futuro a reddito zero”.

Il leader della Uil etnea conclude: “Chiediamo attenzione alle istituzioni politiche, anzi sfidiamo amministratori pubblici, partiti e candidati sull’individuazione e adozione di misure concrete per l’occupazione, mentre siamo sempre in attesa di confronto sulle proposte lanciate dalla Uil. Che, intanto, non si stanca certo di rivendicare l’attuazione della Zona franca per la Legalità come strumento di esaltazione della cultura d’impresa in tutto il territorio provinciale dopo una lunga stagione di promesse e inganni ai danni dei lavoratori, dei cittadini”.


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