Molto bene Presidente. Avanti così.
Commenti
Lascia un commento
Gli ultimi commenti su LiveSicilia
Riposi in.pace ogni vita conta...sempre nel cuore di qualcuno e per la società.
Voto lo stesso conte...
certamente nulla giustifica gli atti vandalici aprire alle sette e trenta del mattino però è veramente improponibile tanta gente prima di andare al lavoro vorrebbe fruire della meravigliosa villa
La gente ha ancora fiducia nei 5 stelle. È un errore mollarli .
Fate presto INCAPACI!
E mi sembra giusto…le aziende non in regola, che a detta dell’assessore in Sicilia sono la maggioranza, avranno comunque diritto alla cig! Alla faccia di chi ha sempre pagato i contributi con sforzi e sacrifici!
Devono trovare un modo per obbligare i datori di lavoro a pagare i contributi senza penalizzare i dipendenti.
Non possiamo sempre giocare a fare i furbetti e poi piangono miseria! È vergognoso!
A leggere il decreto non pare ci sia alcun obbligo di sottoscrivere un accordo quadro regionale e ciò diversamente dalla precedente esperianza pluriennali di cassa in deroga successiva alla crisi del 2008.
Per l’accesso alla cassa integrazione in deroga non è prevista acuna regolarizzazione ai fondi di solidarietà bilaterale né agli Enti Bilaterali. E’ previsto soltanto un accordo sindacale aziendale nel quale sia specificato che la sospensione è conseguenza, diretta o indiretta, della vicenda “coronavirus”.
Gli imprenditori non in regola con i versamenti ai fondi di solidarietà bilaterale, in ogni caso, non possono accedere ai benefici concessi per quei fondi che hanno il vincolo al pareggio di bilancio (è previsto dalla legge e dai decreti istitutivi) ma ciò che riguarda le prestazioni ordinarie per quanti, nel rispetto del d.lgs. 148/2015, vi aderisce non ha nulla a che vedere con la cassa integrazione in deroga.
Incapaci soltanto??
Caro Presidente Ragusa, mi auguro che la bozza che sta girando in questi giorni, venga ripensata, altrimenti sarà un disastro. Dalla lettura del decreto legge 18/2020, tutte le misure previste per le imprese a quanto pare sembrano escludere le aziende che rientrano nei requisiti della CIGS ( immaginate tutte le società commerciali con più di 50 dipendenti ed altre). L’art 19 del decreto parla solamente di CIGO e FIS. quindi fondamentale un chiarimento. Se si vuole dare una risposta concreta alle aziende Siciliane suggerisco di attuare quello che prevede l’art 22 del decreto legge con questo emendamento:
POSSONO ACCEDERE TUTTI I DATORI DI LAVORO DEI VARI SETTORI DESTINATARI, QUALE TRATTAMENTO SOCIALE ORDINARIO, ESCLUSIVAMENTE DELLA ” CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA”; NONCHE I DATORI DI LAVORO CHE NON HANNO ADERITO O CONTRIBUITO AI FONDI DI CUI ALL’ART 27 DEL D.LGS 148/2015. In questo modo abbiamo aiutato tutte le imprese Siciliane. Inoltre in relazione alla regolarizzazione, ci sono imprese che hanno deciso di dare i soldi in busta paga ai loro dipendenti anzichè versarli ai vari fondi di solidarietà. Per cui non si comprendono le ragioni di una possibile esclusione, se vogliamo aprire contenziosi e bloccare tutto auguri. Certamente questi fondi aiuteranno solamente le imprese aderenti. Stiamo vivendo un’emergenza epocale e le imprese vanno sostenute ed aiutate assieme ai propri lavoratori.