Castiglione: "Intese istituzionali |Ma non vogliamo poltrone" - Live Sicilia

Castiglione: “Intese istituzionali |Ma non vogliamo poltrone”

Giuseppe Castiglione

Domani pomeriggio a Catania prima assise del nuovo movimento politico alfaniano: “Su bilancio, precari, assetti istituzionali, acqua e energia siamo pronti a valutare con grande responsabilità le proposte del governo”.

CATANIA – Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’Agricoltura e braccio destro di Angelino Alfano, è pronto “a un’intesa istituzionale con Crocetta per affrontare le emergenze”. “Solo una condizione”, spiega a Livesicilia: “Non vogliamo poltrone né sottogoverni”. Domani alle 17 alle Ciminiere, Castiglione sarà tra i promotori della prima assise del Nuovo centrodestra siciliano . Nel corso dell’incontro si valuterà il quadro politico a seguito della nascita del nuovo partito. Con lui ci sraanno Pino Firrarello, Giovanni La Via, Pippo Pagano, Salvo Torrisi, Nino D’Asero, amministratori e consiglieri della provincia di Catania.

Castiglione è convinto che la Sicilia versi “in condizione di difficoltà maggiore rispetto al resto del Paese. C’è gente che non prende lo stipendio da 20 mesi, il bilancio rischia di non essere approvato entro fine anno e i precari non conoscono il loro futuro. Per questo – aggiunge il leader del Ncd – c’è bisogno di coniugare rigore, razionalizzazione dei costi e crescita”.

Da voi arriva un’apertura a Crocetta?

“Su bilancio, precari, assetti istituzionali, acqua e energia siamo pronti a valutare con grande responsabilità le proposte del governo”.

Il governatore dice di avere un confronto costante con Alfano…

“Angelino ha sempre manifestato un profilo altamente istituzionale, lo impone la sua storia, oggi si occupa di un ramo molto delicato dell’amministrazione e non può non avere un rapporto costante con Crocetta, e con gli altri governatori regionali”.

In giunta e ai vertici della burocrazia regionale ci sono persone a lei vicine come Patrizia Valenti e Carmen Madonia, ex direttore generale della Provincia di Catania guidata da Castiglione e adesso capo di gabinetto della Stancheris.

“Non nascondo che ho un ottimo rapporto istituzionale con tutti i componenti della giunta Crocetta. Ma non c’è altro”.

 

 

Alle falde dell’Etna Castiglione guarda, al momento da lontano, l’operato della giunta Bianco e lancia una frecciatina. “La giunta nominata, rispetto alle tante attese della città, mi sembra sia abbastanza ingessata. Noi sappiamo che non è la nostra maggioranza, avevamo sostenuto il rinnovamento dell’esperienza Stancanelli. Il sindaco Bianco dica quali sono le questioni che vanno affrontate urgentemente e noi le valuteremo”.

 

 

E poi il governo Letta, con alcune questioni da affrontare al più presto: “La riforma del bicameralismo -dice Castiglione- la giustizia, non quella penale, ma il tempo che deve attendere un imprenditore per risolvere una controversia civile. Abbiamo tempo sino al 2015 per dimostrare agli italiani quanto vale questo progetto di governo”.


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