Castiglione (Pdl): "Regione? Parliamone dopo le Europee" - Live Sicilia

Castiglione (Pdl): “Regione? Parliamone dopo le Europee”

Scontro a Palazzo d'Orleans
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Abbassare i toni e rinviare qualsiasi chiarimento a dopo le elezioni europee. Giuseppe Castiglione, coordinatore regionale del Pdl, tenta di smorzare le polemiche con gli alleati.
“Quella con l’Mpa non è un’alleanza occasionale” ha dichiarato questa mattina all’Italpress nel corso di un forum, ma “ci sembra che le elezioni europee e
l’ansia di raggiungere il 4 per cento stiano alterando i rapporti. Bisogna abbassare i toni. A nostro avviso, di governo regionale bisognerà parlare dopo il 6 e 7 giugno”.
Secondo Castiglione “è evidente che qualcuno vuole fare polemica per stare ogni giorno sui giornali”. Insomma,  nonostante la “guerra nucleare” minacciata fino a ieri dal presidente dell’Ars, Francesco Cascio, Castiglione è rassicurante: “Lombardo lo abbiamo sostenuto e voluto come presidente della Regione e lo continuiamo a sostenere”. Ma le polemiche sulle nomine? “Le poltrone – ha affermato il rappresentante del Pdl – non sono importanti. Anzi, siamo disponibili a darne qualcuna in più a Lombardo, purché si torni a lavorare con serenità”.
I posti di sottogoverno, per Castiglione, “non si trasformano automaticamente in consenso elettorale. Più importanti, per un partito, sono i progetti e la credibilità politica”. Ma su questa vicenda una critica la muove: “Lo spoil system è diventato un sistema arbitrario e indiscriminato. Alla Regione ci sono alcuni dirigenti generali che, a detta dei sindacati, non avrebbero i requisiti. E quelli che hanno i requisiti e che ricoprivano il ruolo sono stati messi a riposo. Il danno è per i cittadini che adesso pagano due dirigenti per la stessa amministrazione”.
A proposito dei fondi Fas, ancora bloccati, Castiglione ha concluso: “Vogliamo chiudere la polemica, questi fondi sono della Regione Siciliana, nessuno vuole intaccarli. Le rassicurazioni del Presidente del Consiglio sono certe. Le risorse ci sono, adesso ci vuole un governo che dia una spinta. Il confronto va fatto su questo, sulla formazione professionale, sullo sviluppo industriale, sulla dirigenza pubblica”.


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