CATANIA – Addio a don Rodolfo Di Mauro, padre salesiano che si è spento ieri all’età record di 106 anni. Una vita lunghissima, spesa soprattutto nell’oratorio delle “Salette”, nel cuore di San Cristoforo, dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Lo raccontò lui stesso al mensile S: caduto il Regime, i comunisti “lanciarono la caccia ai fascisti e ai preti”. Poi il clima cambiò e il quartiere fu costretto a fare i conti con la povertà e i nuovi malandrini.
Il più attrezzato era Natale Emanuele (“Nataleddu da’ Praja”), il nonno materno di Nitto Santapaola. Anche il futuro boss della Cosa Nostra catanese frequentava i salesiani. Anzi, entrò addirittura in seminario all’età di dodici anni per poi uscirne quando – ce lo ha raccontato lo stesso Di Mauro – i padri capirono “che la vocazione non c’era”.
Insomma, ne ha viste proprio tante indossando la talare. Una vita in mezzo ai giovani: alcuni di loro si sono persi, molti altri – la maggior parte – no. Un prete sempre leale all’opera di san Giovanni Bosco e a quel particolare metodo preventivo tanto serio quanto gioioso. Con lui va via una delle memorie storiche della Catania profonda.