Catania, allarme e rassicurazioni per l'addio al Reddito di cittadinanza

Catania, Reddito di cittadinanza addio: allarme e rassicurazioni

Dai timori della Cgil alle parole confortanti dell'assessore Brucchieri. Ecco cosa accadrà

CATANIA – Sono circa novemila le famiglie catanesi che hanno ricevuto via sms la comunicazione che il Reddito di cittadinanza gli sarà sospeso da oggi. Una misura annunciata dalla premier Giorgia Meloni in campagna elettorale e ora diventata realtà. Catania è la quarta città in Italia per numero di percettori. Un numero che per dimensioni mette in allarme non soltanto i partiti dell’opposizione, ma anche le forze sindacali.

Allarme povertà

La Cgil catanese ha parlato infatti di “un allarme che pregiudica una situazione già drammatica a causa delle ripetute crisi che si sono succedute in questi anni a Catania, pandemia inclusa”. A dichiararlo è Carmelo De Caudo, segretario generale del sindacato a Catania che intanto annuncia un “autunno più caldo dei precedenti”. 

“Senza sostegno per troppe famiglie – continua il rappresentante sindacale –  è impossibile che le responsabilità di queste persone vengano scaricate sulle spalle dei Comuni che non hanno le possibilità economiche e il personale per intervenire”. 

Pd ed M5s

Un’emorragia di professionalità che, stando all’analisi del Partito democratico siciliano, getterebbe  benzina sul fuoco di uno scenario già carico di incertezze. “Nell’Isola li numero di assistenti sociali è drammaticamente inferiore a quanto previsto dai livelli minimi di assistenza e le risorse economiche subiscono da anni tagli che colpiscono sempre di più gli interventi sociali”. Hanno dichiarato Anthony Barbagallo e Sergio Lima, entrambi componenti della direzione nazionale del Pd. Nuccio di Paola del Movimento 5 stelle – ha parlato senza mezzi termini di una nuova “bomba sociale”. 

I servizi sociali

Il clima è incandescente. La giornata di ieri è stata scandita dal fitto scambio di accuse tra esponenti della maggioranza di governo e le opposizioni. LiveSicilia ha raggiunto Bruno Brucchieri, assessore ai Servizi sociali del comune di Catania ed esponente del Movimento per l’Autonomia, che getta acqua sul fuoco. “Non c’è allarmismo, vediamo semmai una situazione sotto controllo”, ci spiega. E rilancia: “Non vediamo ciò che l’assessore di Napoli ha paventato, anche perché abbiamo potuto verificare che sia i patronati che i consulenti del lavoro sono riusciti a preparare l’utenza al cambiamento in corso”, ha aggiunto. 

“Gestiremo con ordine ogni singolo caso”, promette Brucchieri. L’assessore scelto dal sindaco Enrico Trantino guarda già ai due strumenti messi a disposizione per assorbire una parte della platea che ha beneficiato del reddito di cittadinanza. Si tratta del Sostegno alla Formazione e Lavoro (Sfl) e l’assegno d’inclusione.

Secondo le stime nazionali, il passaggio dal Reddito di cittadinanza alle nuove misure porterà a un risparmio effettivo di 3 miliardi sui circa 8 spesi attualmente. 


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