CATANIA – Sulla candelora dei pescivendoli, era il 2022, viene issato uno stendardo inneggiate a Giovanni Nizza. Con il soprannome “banana”. Per gli inquirenti è un’aperta manifestazione del potere, espresso nel momento culmine della vita cittadina: ovvero quello dei giorni agatini. A darne notizia sono gli stessi inquirenti che in conferenza stampa hanno sciorinato episodi e fatti che riguardano un’inchiesta ideale prosecuzione delle precedenti Carthago II e Sangue Blu.
A delinearne il quadro, il procuratore aggiunto Agata Santonocito ed il comandante, generale Salvatore Altavilla.
È un vasto giro di droga, armi ed estorsioni quello che i carabinieri del Comando provinciale di Catania hanno scoperchiato nel blitz scattato all’alba di oggi.
Sono 35 in tutto gli esponenti del clan Santapaola-Ercolano finiti in carcere. Un altro indagato è soggetto al braccialetto elettronico.
I nomi degli arrestati
Diciotto degli arrestati erano in stato di libertà. Il resto, in carcere. Due sono al momento irreperibili.
Gli arrestati: Salvatore Antò, 32 anni. Kevin Bonfiglio, 31. Mario Maurizio Calabretta, 37. Antonino Cocuzza, 50. Domenico Contarini, 53. Giovanni Costanzo, 30. Angelo Cutugno, 31. Paolo Giuseppe Denaro, 31. Pierpaolo Gianluca Di Gaetano, 46. Orazio Finocchiaro, 52. Michele Fontanarossa, 68. Marco Gardali, 29. Andrea La Rosa, 35. Simone Lizzio, 26. Alessandro Lo Presti, 46. Francesco Magri, 53. Giovanni Magri, 30. Mario Marletta, 36. Giuseppe Mazzarelli, 29. Corrado Gabriel Muscara, 28. Maria Rosaria Nicolosi, 47. Giovanni Dario Nizza, 51. Natale Nizza, 28. Natale Dario Nizza, 31. Carmelo Christian Patanè, 30. Vincenzo Pino, 26. Giovanni Pinto, 49. Francesco Platania, 57. Giovanni Privitera 49. Giovanni Maria Privitera,. Antonino Raimondo, 51 anni. Mario Russo, 52. Ivan Scavone, 31. Gabriele Agatino Strazzeri, 29. Antonino Trentuno, 31 anni.
Il blitz dei carabinieri
Un’operazione che colpisce in particolare i gruppi di San Cristoforo, Librino e San Giovanni Galermo dei Nizza. Nonché i gruppi operanti anche al Castello Ursino e San Cosimo. Al centro di tutto, la moglie di Giovanni Nizza: quella Rosaria Nicolosi che impartiva gli ordini del marito che giungevano dal carcere attraverso videochiamate autorizzate.
