Catania, Calaiò predica umiltà: |"Basta parole, bisogna pedalare" - Live Sicilia

Catania, Calaiò predica umiltà: |”Basta parole, bisogna pedalare”

L'attaccante si assume le responsabilità per l'inizio di stagione disastroso e, nonostante la tegola infortuni, non vuole cercare alibi: "Dobbiamo tutti remare sulla stessa barca, dobbiamo fare vedere ai tifosi che abbiamo dato tutto".

calcio - serie b
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CATANIA –  Predica umiltà Calaiò. Il bomber vuole dare l’esempio. E stavolta non solo in campo. Sono parole forti e pragmatiche quelle pronunciate oggi dall’attaccante rossoazzurro in conferenza stampa: nel giorno in cui la società ha riaperto le tribune di Torre del Grifo per assistere all’allenamento agli ordini di mister Sannino. “Inutile parlare -attacca Calaiò -: c’è solo da pedalare e lavorare. le chiacchiere se le porta via il vento e noi non possiamo cercare alibi”. Ecco i momenti salienti del suo intervento.

COME SI ESCE DA QUESTA SITUAZIONE? “Ho sempre militato in squadre che hanno provato a vincere il campionato e non mi ero mai trovato in questa situazione. Purtroppo, da un anno e mezzo il Catania si trova in questa situazione: non mi piace trovare alibi o scuse. Vedere una città ed una squadra come Catania ultima in classifica non è una bella cosa: ma la colpa è di tutti. Ci prendiamo tutti la responsabilità. Prima di tutto noi giocatori che veniamo pagati: dobbiamo darci una scossa perché i tifosi non meritano questa classifica. Ne usciamo solo lavorando e con l’orgoglio. A nessuno piace essere ultimi in classifica: lavorare duro e pedalare indipendentemente dai nomi che abbiamo in squadra. Inutile prenderci in giro: abbiamo tre partite su quattro in casa: e qui dobbiamo fare nove punti”.

ROSINA E CALAIO’ SEMBRANO ESSERE GLI UNICI A LOTTARE. “Io e Alessandro (Rosina, ndr) ci prendiamo anche noi la responsabilità: abbiamo forse più esperienza ed in serie B si vede forse meno qualità ma ci sono squadre che hanno fame. Io e Alessandro siamo appena arrivati e magari vogliamo dimostrare quello che siamo ma alla fine dobbiamo tutti remare sulla stessa barca. Solo così si esce da questa situazione”.

LE RESPONSABILITA’. “Io sono ancora convinto che questa squadra possa fare bene. Arriviamo a gennaio con più punti possibili e, poi, a gennaio il presidente e la società vedranno di intervenire. Anche io devo fare la differenza: perché se i risultati non vengono allora la responsabilità è anche di Calaiò. Noi dobbiamo finire la partita stremati: dobbiamo fare vedere ai tifosi che abbiamo dato tutto. Sicuramente in questa prima parte di campionato è mancata la concentrazione giusta”.

LE CONTESTAZIONI. “Io non credo che il nostro calo dipenda da questo: dobbiamo essere più concentrati e determinati. Se c’è un calcio di punizione contro e non ti metti davanti alla palla, che c’entra la contestazione? Giochiamo sabato e martedì e proviamo a vincere”.

GLI INFORTUNI E LE SQUALIFICHE. “Io penso che, non per trovare scuse, quando perdi Capuano e Spolli qualcosa accade: ed anche il mister è costretto a inventarsi la difesa. Infortuni e squalifiche ci hanno certamente penalizzato, non si riesce ad avere undici titolari”.


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