CATANIA – Un testo che si rivolge direttamente al sindaco di Catania Salvo Pogliese, riassumendo la vicenda degli immobili di via Castromarino danneggiati e sfollati durante i lavori per la nuova metropolitana catanese. È la lettera aperta firmata dalla professoressa Oriana Pappalardo, portavoce degli sfollati esclusi dal risarcimento danni di via Castromarino – Plebiscito, che Livesicilia riporta qui in ampi stralci.
“Nessun confronto con noi”
“Caro sindaco Pogliese – si legge nella lettera – ti do del tu, perché siamo quasi coetanei, anche se il piacere – o dispiacere!? – di conoscerci non me lo hai mai dato, poiché hai sempre rifuggito ogni confronto diretto con noi sfollati. Qualsiasi evento era per te sempre più importante del dare un sostegno, innanzitutto morale e psicologico, a noi 16 famiglie, con anziani e bambini della stessa età dei tuoi figli, che due anni fa non abbiamo solo perso le nostre case e i nostri beni, ma la serenità e una vita normale. A volte penso se tu hai davvero cognizione di causa su ciò che ci sta accadendo, quindi ti porto alla mente la tariffa dell’albergo mai pagata, 5 ore al freddo, nessun intervento a nostro favore per 24 lunghi mesi e addirittura l’ordinanza del 15 maggio palesemente contro di noi”.
“Solo la grande Stefania Petyx – continua la lettera – per pochissimo è riuscita a farti comprendere l’enorme responsabilità morale e civile che hai nei nostri confronti e, sicuramente più per paura della brutta figura nazionale che per dovere come sindaco, per mari e per monti ti sei vantato di averci dato 3000 euro – cifra ridicola quando paghi 600 euro di affitto e 500 di mutuo della casa inagibile – per poi, pochi mesi dopo, rimangiarti la promessa fatta a Striscia di ulteriori aiuti, dicendoci che è la questione Via Castromarino è bega tra privati e la nostra tragica sorte non interessa all’amministrazione comunale. Solo che questi privati stavano portando avanti un lavoro pubblico, che invece di apportare benessere a tutta la cittadinanza, ha devastato le nostre vite, quindi, per quanto tu rifiuti ogni coinvolgimento, in realtà ci sei dentro con tutta l’amministrazione presente e passata”.
“Non è tutto risolto”
Caro Salvo – continua la lettera – ancora ci siamo 8 famiglie senza alcun risarcimento e senza casa, 8 famiglie di cui 4 con minori e anziani, che pagano affitto e mutuo e sono solo onesti lavoratori. Nella tua Catania, che volge inesorabilmente verso l’oscurità da quando ci sei tu – non sono io a dirlo, ma qualsiasi catanese –, ci sono 8 famiglie di cui ti sei lavato le mani da moderno Ponzio Pilato, che ha preferito Barabba a Gesù, che si è guardato bene dal bloccarci sui social, non sia mai che i cittadini venissero a sapere la verità. Parli di tavoli tecnici, di accordi con CMC, con Circumetnea e poi non hai mai avuto il coraggio di guardarci in faccia, hai persino redatto un’ordinanza contro di noi, per favorire i nostri aguzzini, per sfruttare meglio la nostra disperazione crescente. Ti hanno detto di perseguire verso di noi un diabolico piano fatto di ghosting e maltrattamento psicologico, ignorandoci ad oltranza, al fine di ucciderci psicologicamente, visto che fisicamente non ci sono riusciti e hai accettato senza batter ciglio”.
“Sai Salvo – prosegue ancora la lettera firmata dalla professoressa Oriana Pappalardo – racconto sempre ai miei alunni che nei Promessi Sposi Dio diede a Don Abbondio la possibilità di cambiare, di uscire dalla sua mediocrità e vigliaccheria, se si fosse opposto a Don Rodrigo. Ebbene Salvo tu sei come Don Abbondio, hai preferito SPARARI PUPPETTA per due anni, piuttosto che fare finalmente il vero Sindaco, il cui interesse deve essere solo quello di salvaguardare, proteggere e aiutare i suoi cittadini contro tutti e tutto. Ti saluto ordunque, di codesta lettera poco ti importerà, nemmeno stavolta avrai l’ardire di invitarci al Palazzo degli Elefanti per trovare una soluzione definitiva, intercedendo per noi con la ditta CMC, affinchè tutti gli sfollati possano avere un risarcimento adeguato, come è avvenuto per alcuni e finalmente chiudere con questo brutto pasticciaccio di Via Castromarino”.
“Coraggiosi e caparbi invece siamo noi, continuiamo la lotta mediatica e in Tribunale con il nostro legale l’avvocato Lipera, per noi e soprattutto per i nostri figli”.