"Con Pelligra il popolo catanese si riprende il proprio destino"

“Con Pelligra il popolo catanese si riprende il proprio destino”

La ambizioni e l'entusiasmo del "nuovo" Catania. A colloquio con un profondo conoscitore dei fatti rossoazzurri, il legale Giuseppe Rapisarda.

CATANIA. Eppure c’è il sapore di un romanzo epico già prima ancora di scendere in campo. Prima ancora di conoscere il nome dell’allenatore e della rosa.
C’è tanto da raccontare in quella che pareva essere la fine inevitabile e mortificante di un’epopea spietata che, negli ultimi anni, aveva vissuto solo di “treni” fuori orario e che coi gol avevano poco a che fare; di cartelle esattoriali da onorare dall’oggi al domani; di bandi andati deserti sulla scorta di debiti insormontabili accumulati chissà come ed in nome di quale ragione; di conferenze stampa improvvisate dinanzi ad uno studio notarile promettendo l’arrivo di danari esteri da tramutare presto o tardi in euro.

Oltre il business del calcio

E’ bastato (si fa per dire) l’arrivo dell’italo-siculo Ross Pelligra a scrivere già adesso una nuova pagina del football rossoazzurro: nuovo nell’atteggiamento, nella comunicazione e nella prospettiva. Ma non si tratta (solo) di soldi o di investimenti. Di business e di finanza. Ha tutto molto a che vedere con una passione che si è riaccesa comprendendo la bontà del progetto e l’autenticità celata dietro le parole “lavoro” e “programmazione”: mister Pelligra, quelle parole, le ha sciorinate come un mantra nell’afosa conferenza stampa di Palazzo degli Elefanti.

E qui non c’è alcuno da incensare. C’è da prendere coscienza che poco o nulla avrà a che a fare con le cose già viste (tanto nel bene quanto nel male) del recente passato. Un approccio che è quantomeno incoraggiante ed a lungo raggio. Mettiamola così.
Giuseppe Rapisarda di mestiere fa il legale. Un avvocato (bravo) che non è solo vocato alle cose del Calcio Catania oggi SSD Catania. Ma ne conosce pienamente vizi e virtù, potenzialità e difetti: non per interposta persona o per fatti riportati bensì perchè è sempre stato volutamente nel guado di chi la traversata vuole farla assieme alla sua gente.
Ecco perchè, oggi, un suo punto di vista su quello che sarà il Catania dell’era Pelligra diventa cartina di tornasole di ciò che possiamo attenderci. 

“Siamo già sui libri di Storia”

“La giornata di ieri appartiene di diritto alle date che saranno, probabilmente, ricordate sui libri di Storia – spiega a LiveSicilia, Giuseppe Rapisarda -.
La nascita della nuova realtà societaria che rappresenterà Catania nel mondo del calcio è evento che non può appartenere alla sola cronaca.
Un nuovo inizio, fortemente voluto dall’ambiente rossazzurro ,dopo la dolorosa e traumatica cessazione di ogni attività del Catania 46, quello storico.
C’è da ricostruire dalle macerie. Rifare ogni cosa ex novo e non sarà affatto semplice.
Una nuova proprietà ambiziosa e forte del sostegno  dei tifosi ha reso meno amaro l’impatto che ci sarà con il mondo della serie D”.

“Il popolo catanese si riprende il proprio destino”

“Pelligra porta con sé il fascino opulento del nuovo mondo e soprattutto la speranza di abbandonare del tutto discorsi su bilanci e scadenze federali, fiscali e tributarie che hanno ammorbato le vicende pallonare sotto il Vulcano. Le premesse per il rilancio sembrano esserci in via integrale.
Società solida e motivata oltreché ambiziosa su un piano di investimenti che riguardano non solo le conquiste sportive ma l’intero territorio.
Giudice sarà come sempre il campo.
Dopo anni di mortificazioni il popolo delle migliaia di innamorati del Catania è pronto a riprendere in mano il proprio destino come accadde già con la celebre attraversata nel deserto della metà degli anni novanta, sino alla serie A un decennio dopo.
A Pelligra l’onore e l’onere di rifare lo stesso cammino di allora”.


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