Catania, su 'dehors, Piano chioschi e paninari' è scontro aperto

Catania, è scontro aperto su ‘dehors, Piano chioschi e paninari’

Una dialettica rovente che attraversa le istituzioni comunali
PALAZZO DEGLI ELEFANTI
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CATANIA – Accuse, attacchi e ultimatum. Volano stracci in commissione attività produttive del Comune di Catania tra l’assessore al Commercio, l’esponente di Prima l’Italia Giuseppe Musumeci e il suo predecessore, nonché ex collega di partito, Giuseppe Gelsomino. Oggetto dello scontro verbale tutt’altro che sommesso è il regolamento Dehors, atteso da decenni e che che dovrebbe porre fine alla giungla di pedane e gazebo all’esterno dei locali, evidenziando nello stesso tempo ai commercianti ciò che è consentito dalle norme e cosa non lo è.

Il Regolamento che non c’è

Il documento, però, tarda ad arrivare nelle commissioni – e quindi in aula – nonostante fosse quasi pronto a dicembre 2024 quando fu presentato e poi ritirato.

Ed è da qui che parte Gelsomino rivolgendosi a Musumeci. “Quando lei è diventato assessore, il regolamento era pronto – tuona nei confronti dell’ex collega -. Siamo a luglio e le scuse stanno a zero: assessore, se entro una settimana non lo porterà, chiederò di convocare il sindaco in questa commissione perché non è normale che lei prenda in giro gran parte della città che aspetta questo regolamento”.

Un documento “pronto” insiste Gelsomino, che tarda comunque ad arrivare alla discussione. “Se non va bene, lo rivediamo – continua – ma occorrono le regole e i commercianti sono stanchi. Ci deve dare una risposta oggi”.

Lo scontro

Uno scontro che vede il documento sui Dehors sullo sfondo ma che sembra evidenziare una sofferenza più profonda tra i due esponenti politici che si sono avvicendati nella Giunta comunale.

“Fa specie sentire le parole del consigliere già assessore, considerato che lui il Regolamento lo ha portato e poi ritirato. Qui non abbiamo preso in giro nessuno: mi spieghi lei perché il 31 dicembre ha ritirato la delibera”, risponde Musumeci, che poi affonda. “Da quando mi sono insediato, lei mi ha attaccato – prosegue -. Non lo posso accettare”.

La “maledizione” del Regolamento Dehors

Non solo terreno di scontro tra ex colleghi: del Regolamento parla anche il consigliere Maurizio Mirenda che, in avvio di seduta, evidenzia la necessità di fare in fretta. “Lei capisce che trattiamo un argomento abbastanza delicato – sottolinea -. Tutti noi veniamo investiti dai commercianti catanesi della richiesta di far uscire al più presto il regolamento dei Dehors che sembra abbia una maledizione.

Ci aveva detto che avrebbe dovuto sentire le associazioni di categoria e il sindaco per poi mandarlo alle commissioni. Mi auguro che questi passaggi siano avvenuti in modo da avere la possibilità di ricevere al più presto questa benedetta bozza di regolamento – prosegue Mirenda – affinché possa arrivare in Consiglio per vedere la luce una volta per tutte”.

Commercio, la questione resta aperta 

Qualche passaggio, “limatura” come replica Musumeci, e il regolamento vedrà la luce. “Il regolamento è stato limato perché c’erano cose che non andavano bene – sostiene il delegato del sindaco Trantino. Abbiamo fatto le concertazioni con le associazioni di categorie e gli operatori. È quasi pronto – insiste a chi chiede tempi più precisi -: verrà mandato al sindaco per la visione finale, e nel giro di una settimana e mezzo arriverà nelle commissioni”. 

Ma la limatura di cui parla il componente della Giunta sarebbe legata alla Sovrintendenza. “È una postilla – dice – stiamo verificando se è obbligatorio il parere”. “Dovete ancora definire l’accordo con la Sovrintendenza?” – risponde Mirenda. Insomma, in tema Commercio sembra vi sia più di un mal di pancia, come evidenziato dal consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Barresi nell’ultima seduta di Consiglio.

“A distanza di due anni, nonostante sollecitazioni e input, ancora non esiste il piano del Commercio, quello dei Chioschi o quello dei Paninari – ha detto in aula l’esponente della maggioranza -. Vorrei capire a oggi lo stato del Commercio, non ho visto una proposta, un regolamento fatto.

Non è stato fatto nulla. Sono sicuro che il nostro sindaco saprà prendere questo come un gentile suggerimento – ha concluso Barresi -. Ma la questione, evidentemente, resta aperta.


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