Catania, è tregua sull’acqua: il vertice ed il rinvio all’assemblea

Catania, è tregua sull’acqua: il vertice ed il rinvio all’assemblea

La mediazione dell'assessore regionale Di Mauro

CATANIA – Da Palermo si è tornati con un armistizio destinato a resistere perlomeno sino a fine mese. Ovvero, fino alla convocazione della prossima Assemblea territoriale idrica. 
Il versante rovente delle vicende successive alla nomina della commissaria ad acta per l’applicazione dell’ormai nota sentenza del Cga, conosce dunque una tregua. 
Il vertice tenutosi ieri pomeriggio tra i sindaci di Acireale, Gravina, Misterbianco, Tremestieri e Bronte assieme al presidente dell’Ati Fabio Mancuso e l’assessore regionale Roberto Di Mauro ha conosciuto un avvio inevitabilmente teso: prima di incanalarsi sui binari di una dialettica ammorbidita dal frangente istituzionale ma non per questo meno schietta.

Al momento, la commissaria Francesca Spedale non entrerà in gioco. Toccherà all’assemblea trovare la quadra: ma in caso di mancato accordo sarà la stessa dirigente del Dipartimento regionale Acque e rifiuti ad applicare la convenzione sul gestore unico. Così per com’è.

Il nodo del Piano d’Ambito

I primi cittadini presenti all’incontro hanno ribadito i loro dubbi su una serie di punti. Dai requisiti del gestore (che sono al vaglio degli uffici), alla fideiussione (è stato chiesto di adeguarla all’importo) fino allo scoglio (a quanto pare insormontabile) del Piano d’Ambito.
“Quel Piano è fermo al 2005 – spiegano Antonio Bonanno e Massimiliano Giammusso, rispettivamente sindaci di Biancavilla e Gravina di Catania – e va aggiornato trovando una mediazione che possa, ad esempio, prevedere che per il primo anno vengano effettuati del lavori di manutenzione. Ad ogni modo, la nostra richiesta di poter migliorare la convenzione è stata accolta: nessuno di noi vuole andare contro la sentenza del Cga ma non dobbiamo nemmeno andare contro l’interesse pubblico”.

“L’assessore è stato chiaro”

Ed in una giornata, quella di ieri, che ha visto anche il via libera al Piano industriale dell’Acoset, vicenda che si interseca (e come) con la gestione dell’acqua in provincia di Catania, va detto che tocca ora al presidente Fabio Mancuso convocare l’assemblea.
“Entro fine gennaio ci rivedremo – dice -. Pare essersi trovato un accordo generale e mi sento di ringraziare tutti ma adesso occorre passare dalle parole ai fatti. Di certo, l’emendamento che si riferisce al Piano d’Ambito non può essere modificato. L’assessore Di Mauro lo ha detto a chiare lettere: qualunque modifica non è ammissibile per legge ed il Piano d’Ambito è l’azione abilitante per ricevere i finanziamenti. A questo punto, attendiamo che l’assemblea si pronunci”.


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