Catania, il tempo è scaduto: ma qual è il male di questa squadra?

Catania, il tempo è scaduto: ma qual è il male di questa squadra?

Il magistrato-opinionista Fonzo: "La società prenda decisioni drastiche"

CATANIA – L’atmosfera è paradossale. Da una parte l’entusiasmo per la finale di Coppa Italia conquistata con le unghia e con i denti (oltre che con merito) che genera fiducia. Dall’altra, la caduta libera in campionato che crea sconforto, rabbia e imbarazzo per prestazioni al limite della decenza. 

È questo il clima che accompagna il cammino di un Catania alle prese, sin dal primo giorno di questa stagione, con una confusione che non è soltanto di campo e di gioco. Ma che è anche certamente mentale. Con le basi di un campionato non all’altezza poste, però, in fase di costruzione del progetto Serie C

La disfatta di Avellino è di quelle che fanno male. L’ultima serie di una trafila di delusioni e di gioco balbettante per una squadra che continua a sembrare impaurita, smarrita e sofferente. Questo Catania che continua ad essere greve e bloccato è che come un pugile suonato per più round che incassa senza saper reagire. E l’uno-due illusorio di ieri con Marsura-Castellini, che avevano accorciato momentaneamente le distanze, è la più classica eccezione che conferma la regola. 
Di certo, nessuno – né la dirigenza, né il tecnico – ha capito quale sia il male di questa rosa. Anzi delle due rose: quelle pre e post gennaio.

Un osservatore attento ed un appassionato rossoazzurro come il magistrato Ignazio Fonzo, ha espresso un suo pensiero tutt’altro che criptico dopo la disfatta in terra irpina: “Non è il momento delle critiche o delle polemiche. Bisogna a tutti i costi evitare i play out, che sarebbero un disastro e precluderebbero la partecipazione ai playoff dopo la finale di Coppa Italia, tenendo conto che il Padova ha il secondo posto nel girone praticamente inattaccabile.
Perché avvenga ciò è necessario, prima di subito, che la società prenda decisioni drastiche, anche se dolorose. Non si può più tergiversare, il tempo è poco ed il rischio di un disastro sportivo è troppo alto. Non è il caso di perdere altro tempo”.

Nessuna classifica e nessun risultato può costituire un dramma. Ma l’amarezza è grande e la delusione ancora più pesante.
Lucarelli ha chiesto a più riprese di essere giudicato a fine stagione. E così sia.
Quello che sappiamo adesso è, però, che non era questo il Catania che ci si aspettava e, Coppa a parte, questa squadra finora, sul fronte dei risultati, non ha avuto davvero nulla di entusiasmante. 

[Foto Catania Fc]


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