Catania, ipotesi Piero Lipera alla segreteria provinciale della Dc

Catania, ipotesi Piero Lipera alla segreteria provinciale della Dc

Venerdì prossimo ci sarà il congresso dei cuffariani etnei

CATANIA – La volontà dei vertici nazionali del partito – cioè di Salvatore Cuffaro in persona – è di affidare la guida dei democristiani etnei a Piero Lipera. Una decisione che però dovrà essere confermata dal congresso provinciale che si terrà venerdì prossimo a Catania. La Nuova Democrazia Cristiana costruisce, dunque, mattone dopo mattone la propria dimora in vista dei prossimi obiettivi politici. Primo tra tutti: il voto europeo. Il punto è però capire se il diretto interessato accetterà di dar seguito alla proposta recapitata direttamente da Raffadali – al momento non è stata sciolta alcuna riserva – o se in extremis verrà partorita anche una seconda candidatura finalizzata a dare il via a una conta interna tra i big locali del partito. 

L’immagine di un partito unito

Ipotesi, quest’ultima, che gli insider danno come remota, ma non impossibile. Sarebbe importante, infatti, offrire un’immagine unitaria. E Lipera, in tal senso, rappresenterebbe un cuffariano di antico lignaggio, vicino all’ex presidente della Regione ben prima che venisse travolto dalle vicende giudiziarie che lo hanno costretto allo stop. Anzi, quando arrivò il verdetto della Cassazione che confermò i sette anni di reclusione, in qualità di legale, era nella casa romana di Cuffaro tra le lacrime. Le immagini del Fatto Quotidiano consegnano la commozione e l’amarezza di un Lipera che, nonostante il giudizio avverso, rispettò il volere del suo cliente: quello cioè di non scagliarsi contro le toghe. Il resto è storia nota, compresa la recente riabilitazione.

Cuffariano doc

Qual è, dunque, il curriculum politico di Lipera? Dal 1998 al 2000 è stato consigliere di facoltà a Giurisprudenza. Dal 2002 al 2002, consigliere d’amministrazione dell’Ateneo catanese. Dal 2001 al 2005, è stato consigliere comunale a Palazzo degli elefanti. E, dal 2005 al 2006, capo gabinetto del collegio dei questori presso l’Assemblea regionale siciliana. Nel 2022, ha raccolto 2792 preferenze candidandosi con la neonata Democrazia cristiana per un seggio a Palazzo dei normanni. Prima ancora era stato, dal 2019, assessore a Motta Sant’Anastasia del leghista Anastasio Carrà

La disputa tra democristiani

Ed è appunto da Motta che arriva una delle polemiche che accompagna l’apertura dei prossimi lavori congressuali. Si tratta di una delle tante dispute figlie della diaspora scudocrociata. Con i “cuffariani” che hanno marcato la distanza dalle scelte della Democrazia cristiana guidata da Angelo Sandri in vista del voto amministrativo nel piccolo comune etneo. Una questione diventata da cavalleria rusticana e che l’ex presidente della Regione intende risolvere proprio a margine dell’assise che si terrà ai piedi dell’Etna. 


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