Catania, che beffa all'esordio | Il Lanciano pareggia in extremis - Live Sicilia

Catania, che beffa all’esordio | Il Lanciano pareggia in extremis

Festival del gol al Massimino per la prima di campionato. Le reti di Calaiò e Rosina non bastano alla truppa di Pellegrino, che viene raggiunta nei minuti di recupero da un gol del giovane Cerri.

CALCIO - SERIE B
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CATANIA – Doveva essere vittoria ma vittoria non è stata. Gli oltre 10 mila del Massimino si sarebbero attesi un avvio, una prima, ben diversa. Un Catania lento nelle gambe e nella manovra non riesce ad avere la meglio di una Virtus Lanciano bravissima a chiudersi e poi a ripartire in contropiede. E dire che, nonostante tutto, i rossoazzurri erano riusciti – passando dal paradiso all’inferno – a recuperare quelle due amnesie difensive di inizio e metà ripresa con altrettanti penalty – che avevano vanificato il momentaneo vantaggio di Calaiò. I rossoazzurri sono attesi, adesso, da due trasferte consecutive. perdipiù ci sarà da fare i conti con la certa squalifica proprio del bomber etneo.

Si sapeva già che questa Serie B sarebbe stata terribile. Occorre mantenere sangue freddo ma anche capire perché questo Catania si sta impallando su se stesso. Dove sono, ad esempio, le fasce? C’è tutto il tempo del mondo per recuperare ma prima chi scende in campo deve dimostrare essersi scrollato di dosso quella insopportabile insicurezza dello scorso anno.Un’altalena di emozioni al “Massimino”, ma senza il lieto fine per la squadra di Pellegrino: contro il Lanciano termina in parità.

E dire che il Catania aveva iniziato il primo tempo su ritmi elevati: il pressing e i ribaltamenti di fronte della squadra di Pellegrino hanno avuto però vita breve, trovando comunque una difesa coriacea da parte della squadra di D’Aversa. Già prima della metà del primo tempo, è il Lanciano ad andare vicinissimo al gol. Questione di millimetri, quelli che, secondo l’arbitro, separano il pallone colpito da Ferrario dal varcare la linea di porta. Uno spavento che ha come effetto principale quello di risvegliare i rossoazzurri, che al 24′ trovano la rete del vantaggio con Calaiò. L’aggancio dell’ex attaccante del Genoa è perfetto, e il suo tiro non lascia scampo a Nicolas. Il gol ringalluzzisce ulteriormente il Catania, ma la sua spinta non ha alcun effetto, e nel finale è ancora il Lanciano a mostrarsi pericoloso dalle parti di Terracciano. Una disattenzione di Spolli rischia di favorire De Cecco in area di rigore, che però non ne approfitta, poi è Thiam con un colpo di testa a far tremare i tifosi catanesi. Nel giro di neanche cinque minuti, gli ospiti confezionano tre nitide palle-gol, l’ultima delle quali – una punizione di Mammarella – fermata solo dal palo.

La ripresa evidenzia invece tutte le lacune della difesa di Pellegrino. Se nel primo tempo la disattenzione di Spolli non aveva portato alcun pericolo al Catania, nei secondi quarantacinque minuti si palesa tutta l’ingenuità del reparto arretrato. Peruzzi prova a fermare Gatto in scivolata dentro l’area di rigore, ma colpisce il pallone con la mano. Su calcio di rigore, Pinato trova il pareggio per gli ospiti, che però raddoppiano poco dopo, ancora dal dischetto. Stavolta è Terracciano a travolgere Gatto in uscita e a beccarsi per l’occasione un cartellino giallo. Altro penalty, altro gol, stavolta realizzato da Gatto, e il “Massimino” rivive un incubo di cui è stato già protagonista troppe volte nella passata stagione. Gli avversari continuano a pungere sulle ripartenze e in un paio di occasioni si fanno vivi in area di rigore, ma alla fine il Catania ha il merito di aumentare la spinta: una scelta che verrà premiata con la rete di Martinho e il rigore concesso per fallo di Aquilanti su Castro, realizzato da Rosina. Quando tutti hanno già tirato il loro sospiro di sollievo, si materializza la beffa. Al 93′ entra dalla panchina il giovane Cerri, e al 95′ arriva il gol dello stesso attaccante da poco subentrato. È 3-3, un colpo che scatena il nervosismo di alcuni giocatori, come dimostrano le espulsioni a match concluso di Calaiò e Grossi. Il Catania manca l’appuntamento con la prima vittoria in campionato e adesso toccherà cambiare marcia in trasferta.

TABELLINO

CATANIA-LANCIANO 3-3

CATANIA (4-3-3): 22 Terracciano; 2 Peruzzi (82′ Sauro), 23 Gyomber, 3 Spolli, 18 Monzon, 20 Chrapek, 21 Rinaudo, 6 Martinho, 10 Rosina (90′ Calello), 9 Calaiò, 19 Castro (75′ Leto). A disp: 12 Ficara, 1 Frison, 24 Capuano, 8 Escalante, 13 Garufi, 14 Barisic, 7 Marcelinho. All. Pellegrino

VIRTUS LANCIANO (4-3-3): 12 Nicolas; 2 Aquilanti, 19 Ferrario, 5 Troest, 3 Mammarella; 17 Vastola (89′ Cerri), 24 De Cecco, 20 Paghera; 32 Pinato (58′ Grossi); 9 Thiam, 28 Gatto (79′ Monachello). A disp: 1 Aridità, 33 Casadei, 18 Conti, 16 Scrosta, 21 Nunzella, 29 Agazzi, 25 Bacinovic, 15 De Vita. All. D’Aversa

ARBITRO: Minelli di Varese (Colella-Borzomì)

NOTE – Ammoniti: Peruzzi, Rinaudo, Terracciano, Monzon, Gyomber (C); Vastola, Pinato, Aquilanti (L)

Espulsi: Calaiò (C); Grossi (L)

Recupero: 2′ pt; 5′ st


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