Ecco il mister X dei call center: ha evaso 12 milioni di euro - Live Sicilia

Ecco il mister X dei call center: ha evaso 12 milioni di euro

Età 42 anni, attraverso una ditta individuale sconosciuta al fisco, ha incassato milioni di euro da evasore totale
L'APPROFONDIMENTO
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CATANIA – Segni particolari nessuno, età 42 anni, proprietario di un appartamento a Paternò, che attraverso una ditta individuale sconosciuta al fisco, ha incassato 12 milioni di euro in 5 anni. Niente auto di lusso, nessun eccesso, almeno in provincia di Catania.

Le sue iniziali sono S.V. e la Guardia di Finanza della compagnia di Paternò ha proposto, a suo carico, un sequestro milionario. LEGGI – I particolari dell’operazione

Il sistema

Avete in mente le telefonate insistenti dei call center? Tra quelle ricevute negli ultimi anni, molte potrebbero provenire da un sistema di subagenti gestito dal call center di mister x. Un sistema quasi perfetto. Attraverso una ditta individuale con partita iva, il 42enne etneo arruolava subagenti ai quali affidare i contatti da raggiungere telefonicamente, provenienti dai database smistati dalle grandi aziende collegate ai colossi della telefonia e dell’energia.

Contratti a cascata

Le grandi aziende davano il mandato a importanti società, quest’ultime, invece, cedevano il sub mandato a mister X, che assicurava il “prodotto completo”, ovvero telefonate e contratti stipulati. Tutto fatturato, ma non dichiarato al fisco.

Lavoratori da casa

I lavoratori che facevano parte del sistema, si trovavano, ciascuno, nella propria abitazione. In pratica, si trattava di un gigantesco call center fantasma, cioè senza una sede reale, ma in grado di produrre milioni di euro di ricavi grazie a una rete di “consulenti” fidelizzati.

La rete dei conti correnti

Per movimentare 12 milioni di euro, il 42enne gestiva 18 conti correnti con banche nazionali e 2 con banche estere. Tra la Lituania e la Germania, i finanzieri hanno scovato ben 22 mila operazioni bancarie “non suffragate da idonea documentazione”.

Il flusso finanziario serviva a pagare gli operatori che lavoravano da casa con partita iva e a smistare gli incassi provenienti dai numerosi contratti stipulati a livello nazionale.

Per reinvestire il denaro, il paternese ha acquistato anche un milione di euro di criptovalute.

Le accuse

Le Fiamme gialle parlano del “riscontro di ripetute e gravi violazioni della normativa tributaria”, accertando che il 42 enne fosse un “evasore totale”. L’accusa principale è di autoriciclaggio ed è stato proposto un sequestro da 7 milioni di euro. S.V. è stato denunciato per infedele presentazione della dichiarazione annuale e omessa presentazione.


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