PALERMO – A Catania omaggio a Franco Scaldati. Per la rassegna L’Isola Plurale del Teatro Coppola – Teatro dei Cittadini,andrà in scena “La Città Sognata”, con Guido Valdini e la compagnia di Franco Scaldati. Apparve all’improvviso sulla scena, quarant’anni fa, sconosciuto: inatteso e necessario. Da allora è stato un punto di riferimento della scena siciliana e italiana. Guai però a definirlo: non c’è torto maggiore che si potrebbe fare a Franco Scaldati. Per riapprezzarlo e riascoltarlo e ricordarlo, basta far parlare i suoi personaggi: perché Scaldati ha sfioccato la sua sensibilità nelle sue creature, scontrose e tenere, solitarie e bisognose di affetti, mutangole ed improvvisamente turpiloquenti. Nell’ambito della stessa serata, un filmato montato da Franco Maresco farà riascoltare Franco Scaldati: sue riflessioni, sue letture, sue testimonianze.
Sempre a Catania, imperdibile appuntamento con il cinema e con la musica: al Monastero dei Benedettini ritorna Filmconcerto e questo venerdì alle ore 21.00, le note musicali al Coro di Notte daranno voce al capolavoro di Vidor «The Crowd» (USA 1927, 1928, La folla, regia: King Vidor con James Murray e Eleanor Boardman). Si ritorna così alle origini del cinema con Il film più “europeo” di King Vidor, che diventerà, invece, uno dei registi simbolo del cinema classico americano con pellicole quali “Duello al sole” e ”Guerra e pace”, si inserisce nel filone tutto continentale del cinema “realista”. Il lungometraggio narra la parabola di un uomo qualunque, la sua crescita, le sue sconfitte e le sue tragedie. “La folla” del titolo non è altro che una massa informe, senza coscienza, in mezzo alla quale gli uomini perdono la loro individualità.
Prendono il via tre giorni all’insegna dei prodotti tipici, della cultura del cibo e dell’arte. Castronovo di Sicilia diventa protagonista con una serie di iniziative legate alla “Truscitedda” e alla “Tarallata”, colazione della truscitedda con dolce tipico locale. Si promuove la gastronomia del territorio attraverso la Truscitedda, un fagotto (la “truscia”), utilizzato da chi andava a lavorare nei campi, che racchiude tutte le bontà che si producono a Castronovo: formaggi, dolci, olio e salumi, la carne dei Monti Sicani. Durante la manifestazione degustazione piatti della tradizione gastronomica castronovese. Un vero e proprio laboratorio della memoria che mette in vetrina le finezze e le gustose identità locali, come la Taralla, dolce tipico locale a forma di ciambellina ricoperta di glassa. le salsicce, gli squisiti formaggi, l’olio, il vino e il Vucciddatu, dolce tipico della tradizione locale.
Due dei nomi che portano alto il nome del jazz siciliano a livello internazionale approdano al Blue Brass. Stasera è infatti l’ora del duo formato dal sassofonista Gianni Gebbia e dal pianista Diego Spitaleri. Nell’ambito della rassegna di fine anno, firmata Fondazione The Brass Group, al Ridotto dello Spasimo di Palermo gli appassionati avranno la possibilità di ascoltare i suoni del recente album registrato dai due musicisti. Il titolo del lavoro non è scelto a caso: “The Melody Book” è infatti come un libro magico che racchiude in sé lo studio e l’esplorazione dei due musicisti per la melodia. All’interno del “libro” ci sono emozioni, trasformate in note, che partono da sonorità tipiche siciliane, fino ad arrivare a Chopin, passando dalla musica antica per liuto.
Ultimo appuntamento della Stagione concertistica 2013 del Teatro Massimo con un concerto da non perdere dedicato interamente alla musica di Čajkovskij, compositore russo autore anche del balletto Lo schiaccianoci che debuttera il prossimo 17 dicembre. Sul podio ritorna dopo alcuni anni il direttore austriaco Gunter Neuhold; al suo fianco uno dei più grandi violinisti dei nostri giorni, Sergej Krylov, celebre per le sue straordinarie qualita virtuosistiche e la profondita interpretativa. Il programma si apre con il funambolico Concerto per violino op. 35 – divenuto recentemente ancor piu popolare attraverso il film “Il Concerto” di Radu Mihaileanu –, quindi nella seconda parte la Sinfonia n. 5 op. 64.