Catania, piazza Scammacca il primo mercato urbano - Live Sicilia

Piazza Scammacca, via al primo mercato urbano di Catania FOTO

Persone e cultura: inaugurato il nuovo progetto, a nove mesi dall'inizio dei lavori nell'ex chiesa della Madonna del Rosario
L'INIZIATIVA
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CATANIA – Una gestazione lunga tre anni, dopo lo stop dovuto alla pandemia e le difficoltà che ogni grande progetto comporta, a nove mesi dall’inizio dei lavori nell’ex Chiesa della Madonna del Rosario, Piazza Scammacca, primo mercato urbano della città, inaugura i suoi spazi.

“Piazza Scammacca è per noi mercato, persone e cultura. Fin dal primo momento abbiamo pensato a questo progetto non solo come un’attività economica, ma come un vero e proprio progetto di dialogo con la città, di incontro per le persone e di espressione culturale” raccontano i cinque giovani fondatori: Lucia Caruso, Nicola, Stefano e Gabriele Vitale e Marco La Piana con il chiaro il messaggio da trasmettere attraverso l’apertura degli spazi riofferti alla città. Un traguardo condiviso con gioia e festa dall’intero quartiere di Piazza Scammacca, cuore del centro storico di Catania, che ha ripreso a pulsare già attraverso le cene private allestite dal 14 al 21 luglio, in cui è stato possibile ricevere una piccola anteprima del format in loco.

L’evento

L’inaugurazione, svoltasi nell’intera giornata del 23 luglio, ha predisposto momenti destinati a pubblici diversi. Nella tarda mattinata si è svolto l’incontro con la stampa di settore a cui è stato proposto per pranzo un menù ad hoc che racchiudesse l’essenza delle sei realtà gastronomiche coinvolte: Panem (giro d’Italia in 20 panini), Mareide (il pesce, crudo, fritto e affumicato), Zio Enky (la carne italiana che strizza l’occhio al gusto internazionale), Ella (la pasta della tradizione), Illum (la pasticceria moderna) e Clara Bow (cocktail&more).

A seguire nel pomeriggio un confronto su imprenditoria giovanile e territorio insieme a Invitalia, accompagnato da un momento di accrescimento nella vecchia abbazia con una piccola esposizione artistica in cui figuravano anche le sculture di cartapesta, protagoniste dello spettacolo antecedente all’apertura a tutta la città della piazza, avvenuta a partire dalle 20,30 con l’accensione del Vulcano e la performance di musica all’interno del live “Lungomare Paradiso” con Cordio, Letouchedisco e Della Palma Music, conclusasi in tarda serata con il videomapping proiettato sui palazzi del centro storico.

Mercato, persone, cultura: il progetto

Il concetto di “piazza” è al centro dell’idea progettuale di Piazza Scammacca. La piazza è dal punto di vista storico il luogo di incontro e scambio per eccellenza, oltre che, dal punto di vista urbanistico, uno spazio libero, dove spesso coesistono elementi molto diversi per funzioni e significato. “La trasformazione in mercati è una delle evoluzioni più comuni che manifesta la partecipazione e il ruolo delle persone nelle dinamiche sociali ed economiche della città”, continuano i soci, “fin dal primo momento piazza Scammacca è stato per noi un luogo di evoluzione e cambiamento della città, che parte dalla proposta gastronomica, ma si sviluppa in tanti temi collaterali: da quello culturale alle iniziative sociali, dal confronto imprenditoriale alla promozione delle eccellenze italiane”.

Unione, coesione e valorizzazione sono il mix proposto sia dal punto di vista culturale, con la presenza del Collettivo Casanostra, associazione di promozione sociale che crede nel potenziale del territorio e nel ruolo che il network ricopre all’interno della nostra vita privata, sociale e professionale con lo scopo di promuovere l’imprenditorialità dei giovani rientrati in Sicilia, poiché consci delle opportunità che la propria terra può offrire, sia dal punto di vista ideologico con le installazioni di Matteo Raciti, provenienti dal Carnevale di Viareggio, realistico specchio dell’esodo di cui le nostre città sono state spettatrici negli ultimi anni. Tuttavia, nell’opera come nelle rincuoranti parole di Gian Marco Verachi, product manager di Invitalia e responsabile del progetto Resto al Sud, si racchiude un invito entusiastico: “Creare impresa significa creare valore ma non soltanto, creare impresa comporta condividere e creare rete. In qualunque campo tu voglia investire è meglio farlo in squadra. L’impresa attiva cultura, sinergie, restituisce valore a chi prima non l’aveva”.

Infatti, il progetto Piazza Scammacca è il frutto di un’ampia collaborazione con alcuni partner di lavoro: Gaetano Fiamingo, Paola Polimeni e Andrea Polimeni di Gap Food, la cooperativa Team; numerosi anche i partner tecnici: Electrolux, La Cook Agency Gourmet Identity, Matteo Raciti artist, Proposta Vini e Sullaluna Video Marketing nonché del supporto della misura agevolativa “Resto al Sud”, di cui due delle realtà hanno usufruito nella realizzazione del progetto grazie all’intervento di Invitalia, potendo offrire 45 nuovi posti di lavoro per il personale nonché la valorizzazione di uno spazio ormai in stato di degrado da molto tempo.

Il viaggio, inteso come Nòstos ed includente il ritorno, è la parabola della storia di convivialità e riscatto raccontata all’interno di Piazza Scammacca, contenitore che diventa contenuto delle storie di giovani che nella loro terra oltre le radici vogliono mettere su le proprie ali.


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