CATANIA – “Quello che emerge è che il problema dei femminicidi è un problema sociale: perché quello che abbiamo visto in questi mesi sono uomini, compagni, mariti che tante volte si sono rivalsi anche sui bambini, sui figli. Perché è un modo per dire che le donne sono di loro proprietà”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, oggi a Catania, intervenendo alla presentazione al Teatro Massimo Bellini della campagna della Polizia di Stato “Questo non è amore”, contro la violenza sulle donne.
“Ecco perché – ha aggiunto – l’urgenza di procedere con norme nuove da portare avanti anche in sinergia con le altre amministrazioni che sono interessate. Tanto è che stiamo lavorando con gli altri ministri Cartabia, Gelmini e Carfagna. Spero che il pacchetto di norme del ministero dell’Interno possa andare la settimana prossima al Consiglio dei ministri. Certamente, bisogna prevedere strumenti più efficaci – contro la violenza domestica, le aggressioni – che ci consentano un intervento più efficace e più immediato. Quello che dobbiamo pensare è che le norme aiuteranno a ridurre i reati contro le donne”.
“La Sicilia è purtroppo una delle regioni in cui il fenomeno è maggiormente incidente. Il problema dei femminicidi ci attanaglia ed è un fenomeno che dobbiamo contrastare e contenere. Noi della direzione centrale anticrimine della polizia abbiamo ritenuto di richiamare l’attenzione grazie a questo evento”. Lo ha detto il direttore centrale anticrimine della polizia, Francesco Messina.
“Questo non è amore” è n’iniziativa della Polizia di Stato che si inserisce nella campagna di prevenzione contro la violenza sulle donne e che è arrivata alla quinta edizione. Durante la manifestazione è stata presentata anche la brochure informativa e l’hastag, scelto dalla direzione investigativa anticrimine #aiutiamoledonbeadifendersi in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il 25 novembre.
Al teatro Bellini, durante la presentazione della campagna della Polizia di Stato per la prevenzione della violenza di genere, si sono alternati gli interventi del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, di Lamberto Giannini Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e, ancora, il già citato Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Valeria Valente Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e violenza di genere, Alessandra Maiorino membro della stessa commissione, Marisa Scavo Procuratore aggiunto al Tribunale etneo, Isabella Merzogora criminologa e Presidente della Società Italiana di Criminologia, Manuela Ulivi civilista, Valentina Picca Bianchi Presidente di donne imprenditrici di Fipe.
Tutti gli interventi sono stati moderati dal giornalista Salvo Palazzolo. “Abbiamo ritenuto di celebrare qui nel capoluogo etneo la campagna “Questo non è amore” in occasione, giovedì prossimo, della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – dice Francesco Messina – perché in Sicilia questo fenomeno ha un’incidenza rilevante.
E con questo evento noi, uomini della Polizia di Stato e della Direzione Anticrimine, abbiamo voluto richiamare l’attenzione sul fenomeno dei femminicidi con la presenza e gli interventi di figure competenti per chiarire tutte le iniziative che devono essere intraprese per contenerlo”.
Un progetto, “Questo non è amore”, che tenta di sensibilizzare in modo semplice tutte le donne vittime di violenza. Sono 89 al giorno le donne vittime di reati di genere in Italia e nel 63% dei casi si tratta di maltrattamenti in famiglia.
Il tasso più alto di donne, vittime di violenze di genere, che si rivolgono alle Forze dell’Ordine è nelle regioni del sud, in particolar modo in Sicilia. Nel 72% dei casi l’autore della violenza è il marito o ex marito che in un caso su due usa armi da taglio da questa triste percentuale si evince che il 70% delle vittime sono italiane.
In un periodo caratterizzato da emergenze che hanno segnato la storia di tutto il mondo la Polizia di Stato ha sviluppato un approccio operativo con tutti i nuovi strumenti tecnologici come l’app YouPol e mantenendo il numero di Emergenza Unico Europeo “112” e il ”113” 24 ore su 24 attivo 365 giorni su 365 oltre ai numeri; 800901010 per la prevenzione e contrasto delle discriminazioni. 1522 rete nazionale antiviolenza. 800300558 contro le mutilazioni dei genitali femminili. 800290290 contro la tratta di esseri umani.